“Coraggio, intelligenza, cuore”. Questi i tre fattori che secondo Carlo Ancelotti permetterebbero al Napoli di compiere l’impresa. Domani allo Stadio San Paolo alle ore 21 calcio d’inizio di Napoli-Arsenal, ritorno dei quarti di finale di Europa League.

Sarà dura, visto lo 0-2 del match d’andata, ma non impossibile. Si è visto sia nelle gare europee giocate sinora che negli ultimi impegni in campionato come l’Arsenal in trasferta non sia una corazzata imbattibile. Il Napoli avrà bisogno però di giocare una partita quasi perfetta. Sono necessari tre gol di scarto per passare il turno e accedere alle semifinali, oppure un 2-0 per prolungare la partita ai tempi supplementari. Nonostante il tecnico azzurro abbia dichiarato in conferenza stampa di non essere d’accordo, una rete nei primi 20/25 minuti aiuterebbe molto, per poi provare a siglare il raddoppio e riuscire a superare l’ostacolo inglese.

L’unico precedente al San Paolo tra le due compagini è datato 11 dicembre 2013. Il risultato finale fu proprio quel 2-0 che potrebbe andare bene al Napoli domani, ma che non fu sufficiente cinque stagioni fa. I gol di Higuain e Callejon infatti non bastarono per la qualificazione agli ottavi di Champions League e arrivò la sfortuna eliminazione per differenza reti nonostante l’ex aequo con il Borussia Dortmund e lo stesso Arsenal.

Per questa sfida fondamentale tornerà titolare, rispetto alla gara di Londra, Arkadiusz Milik. L’attaccante polacco, capocannoniere stagionale dei partenopei, sarà affiancato probabilmente da Insigne, che appare in vantaggio nel ballottaggio su Mertens. Il capitano domani taglierà l’importante traguardo delle 300 partite in maglia azzurra. Accantonata quindi l’idea di proporre come a Verona tutti e tre gli attaccanti in campo contemporaneamente da inizio partita. A centrocampo gli uomini saranno sempre gli stessi, tuttavia arriverà una sostanziale novità nello schieramento. Infatti Ancelotti sembra intenzionato a invertire i ruoli di Fabián Ruiz e Zielinski, con il polacco al centro a fungere da regista e lo spagnolo sulla fascia sinistra, come accadeva ad inizio campionato con la presenza in campo di Hamsik. In difesa, a protezione di Meret, l’unico sicuro del posto e della posizione in campo è Koulibaly. Al suo fianco dovrebbe esserci come al solito Maksimovic, con Hysaj a destra; ma c’è la possibilità che il serbo venga spostato nel ruolo di terzino bloccato (soluzione già adottata in Champions League con LIverpool e PSG) con l’inserimento di Chiriches come centrale. A sinistra dovrebbe esserci il rilancio di Ghoulam ai danni di Mario Rui.

A fare da corollario la buona notizia del recupero di Albiol: lo spagnolo ha ripreso ad allenarsi con il gruppo, a due mesi dall’intervento chirurgico al ginocchio sinistro. Troppo presto per rivederlo in campo, ma Ancelotti afferma che sarà pronto per un’eventuale semifinale.

Emery dal lato opposto dovrebbe fondamentalmente confermare la formazione che ha avuto la meglio sugli azzurri lo scorso giovedì. L’unico cambio dovrebbe essere l’avanzamento di

Ramsey sulla trequarti, al posto di Ozil, alle spalle di Lacazette e Aubameyang, e la conseguente promozione nell’11 iniziale in mediana di Xhaka, che ha saltato l’andata per infortunio.

PROBABILI FORMAZIONI

Napoli​(4-4-2): Meret; Hysaj, Maksimovic, Koulibaly, Ghoulam; Callejon, Allan, Zielinski, Fabián Ruiz; Milik, Insigne. All. Ancelotti

Arsenal​(3-4-1-2): Cech; Papastathopoulos, Koscielny, Monreal; Maitland-Niles, Torreira, Xhaka, Kolasinac; Ramsey; Lacazette, Aubameyang. All. Emery

Salvatore Emmanuele Palumbo

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