Sri Lanka. Pasqua di sangue: bombe in chiese ed hotel, 359 morti e 500 feriti

Sale a 359 il numero delle vittime ed a 500 quello dei feriti. Fonti ufficiali hanno parlato di 35 stranieri deceduti

Sri Lanka, pasqua di sangue. Diverse esplosioni simultanee questa mattina hanno colpito chiese ed hotel nella capitale del paese Colombo. Anche nei sobborghi del paese si sono verificate, più tardi, delle altre esplosioni. Un attacco mirato e coordinato. Secondo le prime informazioni i morti sono saliti a 359 e  500 i feriti. Tra le vittime ci sarebbero anche turisti stranieri: fonti ufficiali hanno parlato di 37 stranieri deceduti e tra questi fonti ospedaliere di Colombo parlano di cittadini americani, britannici e olandesi, un cinese, un giapponese e un portoghese, alcuni dei quali “feriti in condizioni critiche”. Drammatica il caso del miliardario danese  Anders Holch Povlsen, fondatore della casa di abbigliamento Asos, che nell’attacco terroristico  ha perso tre bambini.

Il ministro della Difesa ha fatto sapere che “i responsabili sono stati identificati e saranno arrestati il prima possibile”. Si tratta di “estremisti religiosi”.

Le chiese colpite dagli attacchi sono Sant’Antonio a Colombo; San Sebastiano a Negombo (30 chilometri dalla capitale); una terza chiesa a Batticaloa (250 chilometri a est della capitale). Un’esplosione si è

registrata anche a Katuwapitiya e un’altra a Katana, nell’ovest dello Sri Lanka. Colpiti anche lo Shangri-La Hotel e il Kingsbury Hotel a Colombo.

Almeno due dei sei attacchi della mattina sono stati effettivamente condotti da attentatori kamikaze.

Così il ministro della Difesa dai luoghi colpiti: “Scene orribili, ho visto arti amputati sparsi dappertutto, le squadre di emergenza sono state inviate in tutti i luoghi. (…) Abbiamo portato molte vittime in ospedale, speriamo di aver salvato molte vite”.

Gli attacchi riportano il Paese al periodo di violenze che ha caratterizzato lo Sri Lanka fino al 2009. La grande isola dell’Oceano indiano conta 21 milioni di abitanti e fino a 10 anni fa aveva fatto i conti con la guerra civile durata trenta anni, che aveva visto il governo opporsi ai separatisti delle Tigri Tamil. Nel Paese si trovano infatti cattolici, divisi tra maggioranza cingalese e minoranza Tamil, in tutto il 7,5 % della popolazione, buddisti (oltre il 70%), hindu (12%) e musulmani (10%)

Dal ministero degli Esteri italiani confermano che “L’unità di crisi della Farnesina e l’ambasciata italiana a Colombo sono al lavoro per effettuare verifiche sugli attacchi in Sri Lanka”. In un tweet la Farnesina ha anche messo a disposizione un numero per segnalazioni: 0039 06 36225

 

E.I.

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