Il divieto imposto rientra nel percorso mirato ad assicurare la minimizzazione dei rifiuti, l’incremento della raccolta differenziata e la riduzione delle conseguenze nocive in termini di impatto ambientale, dovute alla produzione e allo smaltimento dei materiali non biodegradabili.
L’impiego di sacchetti della spesa biodegradabili, ad esempio, consente di ridurre di gran lunga le emissioni di CO2 e i problemi correlati allo smaltimento. Abbiamo accolto con favore la campagna promossa dal Ministero dell’Ambiente per mettere al bando la plastica monouso. Un’iniziativa che ci consente di metterci al passo con la strategia dell’Unione Europea, rispetto alla quale siamo al lavoro già da alcune settimane, ben prima delle richieste, lecite e responsabili, pervenute da altre forze politiche.
Per le attività commerciali restano poco più di due mesi di tempo per adeguarsi alla campagna “plastic free”. E per i trasgressori sono previste sanzioni variabili tra 25 e 500 euro. Con questa iniziativa avremo la possibilità di rendere più agevole e più economico lo smaltimento dei rifiuti e di sensibilizzare la popolazione all’introduzione di sistemi integrati per favorire il massimo recupero di energia e risorse, educando tutti al rispetto dell’ambiente, al senso civico e alla prevenzione.