Dal 26 aprile al 5 maggio prossimi, al teatro San Ferdinando, il Teatro Stabile di Napoli presenta “Medea di Portamedina” da Francesco Mastriani (Napoli 1819- 1891), drammaturgia e regia di Laura Angiulli (v. foto).
Mastriani fu scrittore, giornalista e drammaturgo, difensore delle classi più deboli (cui egli apparteneva), Inerpreti del lavoro sono: Alessandra D’Elia, Pietro Pignatelli, Francesca Aiello, Paolo Aguzzi, Antonio Chiummariello, Michele Danubio, Luciano Dell’Aglio, Caterina Pontrandolfo, Caterina Spadaro, Antonio Speranza, Fabiana Spinosi; le scene sono di Rosario Squillace, le musiche originali di Daniele Sepe.
Il racconto scenico, traendo lo spunto dal romanzo dell’autore (edito postumo), ha i canoni fondamentali della tragedia classica che Mastriani trasferisce in una Napoli da romanzo popolare del secolo IX. E’ la storia di
Coletta Esposito, donna imperiosa e decisa, che prova amore intenso per il suo amante, Cipriano Barca; l’uomo aderisce al rapporto senza entusiasmo, anche se nasce una bambina, la donna tende sempre più a far prevalere le sue volontà con prepotenza, aprendo strade a Cipriano la caccia di altre donne; trova Teresina che acconsente anche al matrimonio, evento durante il quale Coletta, spinta dall’odio, va in chiesa con la bimba, che ammazza al cospetto di tutti, poi uccide la sposa e Cipriano. Quindi il finale è quello della tragedia classica, cui si riferisce anche il titolo.
Federico Orsini