Diventa sempre più duro il confronto tra M5S e Lega. In Campania la questione principale del dissidio tra le due forze di governo è l’amministrazione della sanità pubblica. Dopo aver chiesto in più sedi la rimozione di De Luca da commissario per motivi di incompatibilità, i pentastellati adesso attaccano i sodali leghisti perché, secondo il loro punto di vista, stanno attuando una politica attendista. Infatti, se da un lato la Lega sta impedendo di nominare un nuovo commissario, dall’altro mira a posticipare qualsiasi decisione a dopo le elezioni europee nella speranza di un flop grillino in termini di voti e così aprire la strada ad un rimpasto di governo che permetterebbe ai salviniani di occupare il Ministero della Salute.
“E’ un’oscura partita a Risiko quella che sta giocando la Lega per mettere le mani sulla sanità e avere il controllo pieno su nomine, appalti e poltrone, sperando così di governare un bacino importante di preferenze elettorali. Una partita all’insegna della peggiore politica spartitoria e clientelare, che il partito di Salvini ha cominciato a giocare sulla pelle dei cittadini della Campania, a cui il governatore De Luca sta già negando da anni il diritto alla salute.
Con la complicità del governatore e nemico numero uno della nostra terra, la Lega sta provando da settimane ad impedire la nomina di un nuovo commissario, in barba a una norma voluta dal Movimento 5 Stelle, e votata dalla stessa Lega, che ristabilisce l’incompatibilità tra quel ruolo e quello di presidente di Regione. La speranza di Salvini e co. è in un improbabile flop del M5S alle Europee e in un successivo un rimpasto di Governo grazie al quale poter mettere le mani sul ministero della Salute. Un’operazione che perfezionerebbe un controllo oggi indiretto del settore, grazie alla delega ai piani di rientro già nelle mani del sottosegretario leghista al Mef Garavaglia”.
Così la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino.
“Si spiega in questo modo il voltafaccia proprio di Garavaglia, che appena un mese fa chiedeva al ministro Grillo di concertare il nome del commissario che per legge avrebbe dovuto sostituire De Luca, salvo fare un improvviso dietrofront, sostenendo che la Campania avrebbe i requisiti per l’uscita dal commissariamento, nonostante il parere opposto del tavolo tecnico interministeriale. Oggi sappiamo il perché di questo cambio di passo.
Alla Lega fa gola il nostro ministero per i suoi giochi di potere, non certo per garantire il diritto alla salute e a una migliore assistenza. Un gioco sporco al quale, come MoVimento 5 Stelle,
rispondiamo con una proposta di legge che mira a togliere la sanità dalle mani dei partiti in quanto prevede che dirigenti e manager non saranno mai più nominati dalla politica, ma con procedure di trasparenza che premieranno esclusivamente merito e competenza” – conclude la consigliera cinquestelle.