I Carabinieri della Tenenza di Ercolano a conclusione di attività d’indagine sul fenomeno della dispersione scolastica -in particolare sull’inosservanza dell’obbligo d’istruzione dei minori- hanno accertato che numerosi giovanissimi si assentavano dalle lezioni per lunghi periodi senza che i genitori o gli esercenti la potestà genitoriale fornissero plausibili risposte alle richieste di giustificazione di insegnanti e dirigenti scolastici.
L’attività svolta ha permesso di appurare numerosi episodi di dispersione scolastica nel periodo relativo all’anno 2017/2018. Indagati nel territorio ercolanese 68 adulti, padri e madri di 38
minori (15 ragazzine e 23 ragazzini) di età compresa tra i 7 e i 15 anni che senza giustificato motivo non adempivano all’obbligo di frequenza scolastica. Sono state le troppe assenze scolastiche in varie scuole dell’obbligo a far scattare i controlli.
Le scuse accampate dalle famiglie sono di tipo diverso. Si parte da quelle fornite da famiglie in difficili condizioni socio economiche nelle quali i minori vengono usati come “risorse” e avviati a lavori saltuari oppure alla gestione quotidiana di mansioni di controllo
su fratelli più piccoli per passare a genitori che si sono scusati dicendo di aver provato a insistere ma che i figli di andare a scuola non volevano nemmeno sentirne parlare.
Altri casi riguardano ragazzi più volte bocciati che hanno deciso di non frequentare più per vergogna. Infine, in numero limitato, ragazze in attesa che hanno deciso di dedicarsi alla imminente maternità o, in un caso, a una bambina appena nata, decidendo di non frequentare più le lezioni.