Di Maio in visita allo stabilimento Avio Aero di Pomigliano

Intanto fuori ai cancelli della fabbrica cinque operai della FCA, gli stessi della protesta del campanile del Carmine a Napoli, indossavano maschere del ministro del Lavoro con un gran naso da pinocchio

Nelle prime ore della mattinata del 3 maggio, il vice presidente del Consiglio, Luigi Di Maio, dopo una conferenza stampa, nella quale ha dichiarato il suo totale sostegno ad un azienda radicata nel territorio da 80 anni, si è diretto con la sua fidanzata Virginia Saba verso gli stabilimenti Avio.

Di Maio ha definito la fabbrica una delle eccellenze mondiali dove si costruisce “la turbina più grande del mondo”, ribadendo il suo sostegno ai dirigenti e agli operai impegnati in un progetto che da cinque anni ha permesso l’assunzione di ben mille unità lavorative. Il ministro si è detto fermamente convinto a sostenere il progetto Avio con la programmazione dei fondi Europei che si sta tenendo a Bruxelles.

Fondamentale per progetti di sviluppo nel settore aereo sono le nuove partnership e lo stesso Di Maio auspica ad una partecipata di Stato con Leonardo. L’idea del ministro è quella di poter utilizzare turbine Avio negli aerei Leonardo siglando un vero e proprio Made in Italy.

Intanto fuori ai cancelli della fabbrica cinque operai della FCA, gli stessi autori della protesta del campanile avvenuta qualche giorno fa nella chiesa del Carmine a Napoli, si sono ricoperti il volto con maschere raffiguranti il volto del ministro del Lavoro con un gran naso da pinocchio, per denunciare la mancata concessione del reddito di cittadinanza a loro, disoccupati da ben cinque anni.

Di Maio si è detto contento che tanta gente abbia chiesto il reddito e ha sottolineato che a breve i sussidiati dovranno firmare anche il patto di lavoro con i centri per l’impiego che saranno potenziati grazie all’inserimento dei “Navigator”.

In un faccia a faccia con Mimmo Mignano uno dei cinque licenziati Fca, alcuni esponenti dei “disoccupati 7 novembre” e i licenziati del “Bruscino”, il ministro ha chiesto di elencargli, nel prossimo incontro previsto per il 18 maggio, quali sono le criticità della legge che  tengono fuori dal reddito alcune fasce di disoccupati e licenziati.

Di Maio ha comunque confermato che nelle prossime settimane sarà varato il decreto per l’Isee precompilato con cui i licenziati potranno accedere alla richiesta del reddito.

 Cinzia Porcaro

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