Castellammare di Stabia. L’opposizione su nomina scrutatori

I consiglieri di minoranza: "Ci dispiace dover riscontrare che, nonostante gli annunci di circostanza, si sia continuato con la sagra del consociativismo che tanto male ha fatto e continua a fare alla città"

“Scrutatori? Siamo alle solite”, con queste parole i consiglieri di minoranza del comune di Castellammare di Stabia – Francesco Iovino, Francesco Nappi, Antonio Scala – criticano l’operato della maggioranza guidata dal sindaco Cimmino in merito al metodo usato per scegliere gli scrutatori per le operazioni di voto alle prossime europee. Di seguito la nota stampa.

“Ora è tutto chiaro. Ora è chiaro perché la maggioranza nel primo consiglio comunale si assunse l’onere di designare anche il membro che per legge spetta alla minoranza nella commissione elettorale, quella dove, oltre ad aggiornare le liste, si decide il metodo per designare gli scrutatori.

Era chiaro che chi, in modo netto ed inequivocabile aveva detto basta al manuale Cencelli, venisse estromesso da chi aveva bisogno di accordi per continuare una triste consuetudine.
Anche quest’anno e, presupponiamo a questo punto anche per il futuro, la nomina degli scrutatori passa per una suddivisione tra maggioranza consiliare e parte della minoranza. I sottoscritti firmatari di questa nota- Scala Antonio, Iovino Francesco e Nappi Francesco, ritengono assurda questa logica e non partecipano a operazioni di bassa lega. Volevano la trasparenza, il palazzo di vetro e invece ci troviamo di fronte all’ennesimo accordicchio al quale non abbiamo partecipato e non parteciperemo mai.

Duole come, a distanza di pochi mesi, la consigliera Donnarumma abbia dimenticato quanto lei stessa ha dichiarato in più momenti. Ci riferiamo ad una prima dichiarazione, risalente al 18 Maggio 2018, dove la stessa, sulla propria pagina Facebook, dichiarava a gran voce quanto segue: “La commissione ha deciso che la metà di essi (gli scrutatori) fossero scelti discrezionalmente senza che si ricorresse al sorteggio. Credo che ci sia da vergognarsi.” E si diceva pronta a denunciare qualsiasi atto illegittimo.

A questa, è succeduta un’ ulteriore dichiarazione- in data 4 Agosto 2018- a seguito della sua nomina in commissione elettorale, che riportiamo fedelmente: “Mi impegnerò acchè venga garantita una modalità di scelta degli scrutatori trasparente scevra da interessi di parte. Mi impegno a fare in modo che vengano attuati i seguenti criteri di scelta: Nomina degli scrutatori tramite sorteggio, range di età compreso tra i 18 e i 35 anni e privilegio di coloro i quali non abbiano ricoperto il ruolo di scrutinatori nelle precedenti quattro tornate elettorali.”

Ci dispiace dover riscontrare che, nonostante gli annunci di circostanza, si sia continuato con la sagra del consociativismo che tanto male ha fatto e continua a fare alla città.
Sia chiaro che non trattasi di operazione contra legem, ma di un uso, a nostro avviso, improprio della norma, avvalorato dal fatto che, sia durante la campagna elettorale precedente sia all’atto della votazione della commissione , tutti si erano impegnati a voltare pagina.

Che dire, siamo orgogliosi e convinti di aver fatto bene ad esprimere la preferenza per Scala nella commissione- lo rifaremmo altre 10-100-1000 volte- e che la sua non elezione in quel contesto non era un incidente di percorso, che in politica è possibile, ma la base di un accordo che ha mostrato, al primo momento utile, i suoi frutti. E, parafrasando quanto asserito dalla succitata consigliera, “crediamo che ci sia da vergognarci”.

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