Domenica cinque maggio la Lega ha organizzato un piccolo gazebo in Piazza Giovanni Leone per raccogliere firme sulla castrazione chimica.
Accolta la notizia un gruppo di manifestanti ha presidiato il luogo per contestare quello che gli stessi hanno definito nei loro slogan “…un partito razzista che in questo momento sostiene una proposta scellerata” che è quella della castrazione chimica.
Si sono creati momenti di tensione, alcuni componenti della Lega avrebbero anche minacciato i manifestanti. Dal canto loro questo esiguo ma tenace gruppo di persone ha reagito con canti, risate e con la politica sempre presente.
Nonostante in un comunicato sui social si sia definita questa protesta, senza alcuna sponsorizzazione partitica e senza presenza di centri sociali, in piazza c’erano alcuni giovani militanti del PD pomiglianese come il consigliere Comunale, Antonio Tondi, segno tangibile che, nonostante la politica locale sia caratterizzata dall’attuale maggioranza di Forza Italia e dell’incisiva opposizione pentastellata, il Partito Democratico, da sempre “primo partito” fino alle ultime elezioni comunali, riesca ancora a far sentire la sua voce.
Verso le 12 gli esponenti della Lega lasciano la Piazza e “…Tutto quello che è successo e stata solo una domenica di resistenza” come ha dichiarato Antonio Avilio uno dei manifestanti “anti Lega”.
Cinzia Porcaro