Lotta alla contraffazione. La Guardia di Finanza sequestra 2 opifici abusivi

Rinvenuti e sequestrati 23 macchinari, 2,5 milioni di articoli contraffatti e 300 kg rifiuti speciali. Individuti due lavoratori a nero e denunciati i titolari

Nell’ambito di un intervento in materia di abusivismo commerciale e contrasto all’ “industria del falso”, a tutela dell’economia legale e a contrasto della contraffazione, a garanzia degli interessi della collettività e delle imprese che operano nella legalità i militari del dipendente Gruppo della Guardia di Finanza di Torre Annunziata hanno sottoposto a sequestro due opifici abusivi a Casoria e Acerra.

In particolare, la Compagnia di Casalnuovo di Napoli ha controllato un prefabbricato di 60 mq a Casoria, all’interno del quale è stato rinvenuto un opificio, completamente abusivo, minuziosamente adibito e attrezzato per la produzione di calzature recanti note griffe contraffatte. Nel locale erano presenti diversi macchinari per la produzione di scarpe nonché accessori vari e prodotti finiti, recanti marchi industriali per i quali il responsabile non è stato in grado di esibire alcuna documentazione che ne attestasse la legittima detenzione e sfruttamento economico. Nella fabbrica sono stati anche trovati punzoni e cliché per l’illecita riproduzione delle griffe.

Gli uomini delle Fiamme Gialle hanno quindi proceduto al sequestro di 11 macchinari industriali e di oltre 2 milioni e mezzo di accessori e articoli contraffatti, nonché alla denuncia del responsabile alla Procura della Repubblica di Napoli Nord per le violazioni in materia di contraffazione marchi.

Durante un altro intervento, la stessa Compagnia di Casalnuovo ha eseguito un altro controllo ad Acerra. Anche in questo caso la ditta operava nel settore della produzione di calzature ed era gestita da un soggetto di nazionalità cinese. Durante l’attività ispettiva è stata riscontrata la presenza di 2 lavoratori a nero. Inoltre, all’interno dell’opificio, sono stati rinvenuti 300 chili di rifiuti e scarti della lavorazione, detenuti in quantità superiore ai limiti previsti dal Codice dell’Ambiente ed in maniera non conforme alle vigenti disposizioni.

Pertanto i militari hanno provveduto al sequestro del locale e dei rifiuti ed alla segnalazione per gestione illecita di rifiuti del soggetto responsabile alla Procura della Repubblica di Nola.

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