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Morte operaio a Marano, la reazione dei sindacati

Salvatore Arciello, di 32 anni, operaio della ditta Tekra, azienda che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani nel comune di Marano, è

 

morto sul colpo travolto da un autocompattatore su cui prestava servizio. L’incidente è avvenuto alle 4 del mattino,  in via Sconditi, nei pressi del municipio.  Sul posto è giunta subito una ambulanza del 118, ma i soccorsi sono stati inutili. L’uomo lascia moglie e due figli piccoli. L’autista del mezzo è indagato a piede libero per omicidio colposo. L’autocompattatore è stato sequestrato e sarà oggetto di perizia tecnica.

Sulla vicenda prendono posizione i sindacati Cgil, Cisl e Uil che, dopo l’ennesimo incidente mortale che coinvolge un lavoratore mentre svolge le sue mansioni, rilasciano una nota congiunta.

“Non è passato un mese dalla morte di un operaio nello STIR di Giugliano che oggi apprendiamo di un altro incidente nel settore dell’igiene ambientale a Marano e del decesso di Salvatore di 32 anni. Non possiamo purtroppo parlare solo di tragiche coincidenze”. E’ quanto affermano i segretari generali di Cgil Cisl Uil di Napoli, Walter Schiavella, Gianpiero Tipaldi e Giovanni Sgambati.

“E’ evidente – sottolineano i tre segretari – che ormai esiste un problema di sicurezza nell’intero settore: le continue denunce che i sindacati di categoria hanno fatto su temi quali la manutenzione dei mezzi e la messa in sicurezza delle aree attrezzate, non solo alle aziende ma anche alle istituzioni nella loro funzione di enti appaltanti, sembrano essere cadute nel vuoto, in assenza di ogni risposta.

Non possiamo consentire questo continuo stillicidio, non possiamo consentire il silenzio di chi è chiamato a svolgere opera di prevenzione e di vigilanza”.

“Cgil Cisl Uil di Napoli – concludono Schiavella, Tipaldi e Sgambati – si stringono alla famiglia di Salvatore e appoggiano pienamente la mobilitazione che i sindacati di categoria porteranno avanti già nella giornata di domani, ma ritengono a questo punto necessario aprire una vera e propria vertenza con le istituzioni coinvolte, perché si affronti in modo netto il tema della sicurezza in tutto il settore a Napoli e in provincia”.

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