Si è svolto a Foggia, il 6 maggio, il primo sciopero della stagione dei lavoratori e delle lavoratrici delle campagne che quotidianamente vengono sfruttati nel settore dell’agricoltura con salari da fame e costretti a vivere in ghetti fatiscenti, alla mercè di caporali ed imprenditori senza scrupoli.
va data voce e visibilità a chi lotta per vedersi garantiti quei diritti che oggi sono negati alla maggior parte dei lavoratori delle campagne di tutt’Italia. Di seguito il comunicato sullo sciopero e le ragioni della protesta.
“Eravamo oltre 700 questa mattina nelle strade di Foggia, uniti e determinati per dire basta alle operazioni di sgombero, alla propaganda razzista sulla pelle degli immigrati e dei lavoratori, alle bugie e alle false promesse delle istituzioni, allo sfruttamento di padroni che continuano a rimanere invisibili. Oggi non siamo andati a lavorare per dimostrare che possiamo organizzarci, che non abbiamo paura e nessuno può prenderci in giro. Senza di noi l’agricoltura in provincia di Foggia come in tutta Italia crollerebbe. Come diciamo dal 2015, per eliminare i ghetti servono documenti, contratti, casa e trasporto per tutte e tutti, non le ruspe!
Oggi abbiamo chiesto di incontrare i vertici di Prefettura e Questura, ma anche delle organizzazioni degli agricoltori. Si è presentato soltanto il Prefetto, peraltro prossimo al trasferimento, insieme al dirigente dell’Ufficio Immigrazione della Questura. Per noi non è sufficiente, come insufficienti sono state le loro risposte. Continuano a dirci che una manciata di operai potranno trasferirsi in fantomatici container, ma solo se muniti di regolare permesso di soggiorno, a decine e decine, se non centinaia, di chilometri dai luoghi in cui lavoriamo, senza alcuna garanzia di contratti e trasporti. In container che d’estate si riscaldano come forni e d’inverno diventano ghiacciaie. Lontani anche dai centri abitati. E poi, tutti gli altri che fine faranno? Chi lavora da anni nelle campagne italiane deve avere riconosciuti i documenti! E la questura deve smettere di fare come vuole, facendo perdere il permesso a moltissime persone. Gli operai agricoli in questa provincia sono decine di migliaia! Non potete trattarci come pacchi usa e getta!
Per tutte queste ragioni, ai rappresentanti delle istituzioni e dei padroni vogliamo dire forte e chiaro che non finisce qui. Continueremo la nostra lotta finchè non ci darete quel che ci spetta! Unit* si vince! CASA, DOCUMENTI, CONTRATTI PER TUTTE E TUTTI!”
E.I.