Napoli, giornata europea contro la gentrificazione

Per la casa come bene primario, contro l'espulsione dei residenti, l'alienazione del patrimonio pubblico, la sottrazione dello spazio

Anche Napoli partecipa alla giornata di mobilitazione europea “Le città non sono in vendita!” che vede coinvolte Bologna, Venezia, Barcellona, Siviglia, San Sebastian, Madrid e altre città travolte dall’overtourism. Perdita della casa

 

come bene primario, espulsione dei residenti, alienazione del patrimonio pubblico, sottrazione dello spazio pubblico: a tutto questo c’è chi si oppone come gli aderenti all’assemblea cittadina della rete SET -Sud Europa di fronte alla Turistificazione – in costante mobilitazione per un modello di città inclusivo e solidale.

Le tappe che caratterizzano i processi classici di gentrificazione possono essere così sintetizzate: il «bombardamento della città», ovvero l’abbandono razionale di talune zone, territori, quartieri, al più completo degrado urbano; l’operazione culturale di stigma attorno al territorio prescelto, presentato come invivibile, orribile, schifoso, indegno del resto della città, che innesca il cosiddetto rent gap – la differenza cioè tra valore d’acquisto e successivo valore di vendita –: il quartiere è pronto per essere svenduto; la famigerata «rigenerazione urbanistica» presentata, d’altronde, come inevitabile e “a favore” della stessa popolazione locale; una volta avviato il processo di rigenerazione, avviene la successiva «commercializzazione» del quartiere, che assume le forme sia della sostituzione delle vecchie attività commerciali con altre più adatte allo scopo, sia una cosiddetta «brandizzazione» del quartiere stesso, marchio a sé nel panorama urbano; le resistenze urbane, promosse da quella parte (ormai parziale) della popolazione residente che prova a contrapporsi ai processi di rigenerazione in nome di un diritto alla città diverso dalla sua esclusivizzazione.

Il risultato ultimo della gentrificazione è infatti lo svuotamento dei centri urbani: insieme alla sostituzione si determina una selezione della popolazione residente in base al reddito. Chi non può più permettersi la vita nel quartiere rigenerato viene sempre più spinto verso la periferia, nel frattempo al centro di processi speculari di esplosione demografica ed estremo impoverimento del tessuto economico-sociale.

Per la mobilitazione napoletana appuntamento alle ore 11.00 alla Asl Materdei (Salita San Raffaele), una delle occupazioni abitative aderenti alla campagna di Magnammece o Pesone. In occasione della giornata, inoltre, ci sarà un’iniziativa che coinvolgerà tutta la città.

E.I.

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