delega alla Tutela dell’Ambiente Marino, ideatore della campagna #IoSonoMare, promossa in sinergia con la Direzione Generale per la Protezione Natura e Mare del ministero dell’Ambiente, Ispra, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale e Snpa, il Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente.
Organizzata dal Comune si Sorrento e Penisolaverde, in collaborazione con il nucleo subacqueo della Guardia di Finanza di Napoli e della Capitaneria di Porto di Sorrento, l’iniziativa si avvale della collaborazione di numerose associazioni di sub e di associazioni ambientaliste.
sfide che abbiamo affrontato e’ il grave problema della plastica in mare. Il marine litter è un problema serio con gravi ripercussioni sulla catena alimentare. Oltre alla campagna di sensibilizzazione plastic free, il 4 aprile scorso è stata approvata in Consiglio dei Ministri la “Legge Salva Mare” che ci aiuterà a salvare i nostri mari dal disastro ambientale a cui li stavamo condannando. Finalmente i pescatori potranno portare a riva tutta la plastica pescata, che fino ad oggi erano costretti a ributtare in acqua, aiutandoci a ridurre la presenza di rifiuti in mare. I pescatori che diventeranno “spazzini” del mare potranno avere un certificato ambientale”.
“Siamo onorati della presenza del sottosegretario Micillo, che segue in odine di tempo quella del ministro dell’Ambiente, Sergio Costa – commenta il sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo – Segno che l’impegno della nostra amministrazione, sul fronte della protezione della risorsa mare, sta puntando la prua nella giusta direzione”.
“A rendere ancora più speciale questo appuntamento è il riconoscimento, ottenuto pochi giorni fa, della Bandiera Blu – interviene il consigliere comunale, Luigi Di Prisco – Una conferma, dopo quella dello scorso anno, che per il 2019 include anche il borgo di Marina Grande. N0n bisogna però abbassare la guardia, e proseguire su questa rotta”.
stati trovati oltre 770 rifiuti ogni 100 metri di spiaggia per un totale che supera i 180 mila oggetti spiaggiati. Poco soddisfacente anche la situazione emersa per i fondali marini: la media degli oggetti ritrovati per chilometro quadrato è compreso tra 66 e 99 e il primato, con il 77%, spetta alla plastica.