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Mare Jonio salva migranti, Salvini: porti chiusi

Nelle prime ore del mattino di oggi, venerdì 10 maggio 2019, l’imbarcazione Mare Jonio è stata raggiunta da due unità della Guardia di Finanza per un controllo di polizia.  La Mare Jonio, con a bordo 30 persone salvate nel tardo

pomeriggio di ieri a 40 miglia dalle coste libiche, una volta entrata in acque territoriali italiane -12 miglia a sud di Lampedusa- ha chiesto l’ingresso in porto sicuro dove sbarcare uomini, donne incinte e bambini. A darne notizia la ong Mediterranea Saving Humans.

A tale richiesta il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ribadisce però la linea “porti chiusi”. La reazione del Governo italiano alla richiesta di sbarco da parte della ong è di rifiuto insomma. Nella serata di ieri Salvini ha dichiarato che “i porti restano chiusi per la nave dei centri sociali. Un conto è una nave della Marina Militare, che attraverso il suo ministro di riferimento si assumerà le proprie responsabilità, un altro una nave di privati o dei centri sociali come la Mare Jonio. Per loro, i porti restano chiusi”.

Due pesi e due misure sembra voler adottare, quindi, il governo italiano su chi accogliere nei porti italici. Infatti ad una nave della Marina militare è stato concesso di far sbarcare nel porto di Augusta i 30 migranti che aveva soccorso ieri al largo della Libia. A quanto pare l’assenso allo sbarco è stato dato dopo che  il Governo ha ottenuto la disponibilità di Malta, Francia e Lussemburgo (e forse Germania e Spagna) ad accogliere i migranti.

E.I.

 

 

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