Asl Salerno, infermieri delle carceri finiti negli ospedali

La denuncia del Movimento Infermieri Campania. Il consigliere regionale Borrelli: “Venga subito ripristinata la legalità"

“Il personale sanitario dell’Asl di Salerno, inserito in un’apposita graduatoria, non è stato correttamente collocato. Ci sono persone che hanno saltato anche 700 posti nell’elenco venendo assegnati all’ospedale di Oliveto

 

Citra invece che nelle case circondariali per le quali avevano dato disponibilità”. E’ quanto denunciato dal Movimento Infermieri Campania e Professioni Sanitarie che ha segnalato il cattivo utilizzo, a loro detta, della graduatoria così come compilata in seguito a regolare bando indetto dall’Azienda sanitaria di Salerno.

“Dopo la procedura di selezione l’Asl ha avviato una manifestazione d’interesse per coloro che volessero lavorare nelle carceri, garantendo priorità in graduatoria. Dopo i primi dieci collocamenti, gli altri sono stati invece assegnati all’hospice e al presidio ospedaliero di Oliveto Citra in barba alla manifestazione d’interesse e a quelle persone che hanno rispettato le regole. Il paradosso è che gli stessi effettuano  anche straordinari proprio nelle carceri visto che, essendo stata disattesa la procedura, continuano ad essere in carenza di organico.

Capita infatti che in una casa circondariale con 600 detenuti ci sia un solo infermiere, costretto a lavorare mettendo a rischio la sua incolumità. Il personale sanitario si trova costretto a dover trasportare da un braccio all’altro della casa circondariale taglienti infetti per poterlo smaltire secondo la normativa vigente”. Lo ha dichiarato Giovanni Petrillo, vicepresidente del Mic.

“Bisogna subito ripristinare la legalità nella gestione delle graduatorie degli infermieri nell’azienda sanitaria di Salerno per rispetto innanzitutto dei lavoratori che hanno seguito le regole, ma soprattutto per evitare

che il mancato rispetto della manifestazione d’interesse possa creare un precedente pericoloso. L’aggiramento delle graduatorie attraverso la manifestazione d’interesse a ricoprire incarichi nelle amministrazioni penitenziarie per poi essere dirottati in strutture sanitarie è un escamotage inaccettabile. Non consentiremo a nessuno di adottare trucchetti per aggirare le leggi e le regole che governano la sanità in Campania.

Ho chiesto ai vertici aziendali di verificare l’accaduto e, qualora fosse confermato quanto denunciato dal Movimento infermieri Campania, l’Asl deve ritornare sui suoi passi e ricollocare in maniera corretta il personale ”. Lo ha dichiarato Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale dei Verdi e componente della commissione Sanità, che ha raccolto la denuncia del Mic.

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