Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha annunciato che presenterà in Consiglio dei ministri un “decreto sicurezza 2”, un elenco di nuove norme tutte indirizzate alla repressione dell’arrivo di migranti in Italia e delle lotte sociali, il che significa un ulteriore restringimento degli spazi di democrazia e di movimento.
L’informazione è diventata di pubblico dominio durante l’incontro avvenuto ieri in Prefettura a Napoli dopo l’arresto dei fratelli ritenuti coinvolti nella sparatoria di Piazza Nazionale nella quale è rimasta ferita la piccola Noemi. Il ministro, accolto dal
prefetto, Carmela Pagano, e dai vertici locali delle forze dell’ordine, ha messo al corrente i presenti della norma che riguarda il rafforzamento delle misure di sicurezza a Napoli durante le Universiadi 2019, che si terranno a luglio, con l’impiego di 500 militari, e che sarà inserita in un ‘Decreto Sicurezza 2’.
Dopo l’annuncio è circolata una prima bozza del testo, che prevede un accrescimento dei poteri del ministro dell’Interno in materia di traffico navale e sbarchi dei migranti nei porti italiani (sottraendoli al ministero delle Infrastrutture); pene molto severe per le Ong e per i manifestanti che agiscono contro le forze dell’ordine; e assegna maggiori risorse alle forze dell’ordine e agli uffici giudiziari per smaltire gli arretrati nei tribunali.
Che cosa contiene la bozza del “Decreto Sicurezza 2”
Lo schema di decreto contiene dodici articoli: la prima parte del testo è dedicata al contrasto dell’immigrazione.
Per quanto riguarda il soccorso in mare, chi svolge operazioni di soccorso senza rispettare gli obblighi previsti dalle convenzioni internazionali, le istruzioni delle autorità competenti nell’area in cui avviene il soccorso (quindi nella maggior parte dei casi la Marina libica rispetto alla sua area SAR) e quelle dello stato di bandiera, rischia multe tra i 3500 e i 5500 euro per ogni migrante trasportato. Sono previste anche sospensioni da 1 a 12 mesi della licenza rilasciata dall’autorità amministrativa italiana, o la sua revoca.
Con una modifica del codice di navigazione, viene attribuita al ministero dell’Interno la competenza per vietare o limitare il transito o la sosta nelle acque territoriali per motivi di ordine pubblico. Il ministero delle Infrastrutture, quindi, resterebbe competente solo in materia di sicurezza della navigazione e protezione dell’ambiente marino. Si prevede lo stanziamento di tre milioni di euro in tre anni per finanziare l’impiego di agenti di polizia stranieri per operazioni sotto copertura a contrasto dell’immigrazione clandestina.
La seconda parte del decreto è dedicata all’ordine pubblico: inasprisce le sanzioni per i reati di devastazione, saccheggio e danneggiamento commessi nel corso di manifestazioni o cortei, e trasforma da violazione amministrativa in reato le azioni di chi si opponga alle forze dell’ordine con qualsiasi tipo di resistenza, attiva o passiva. Vengono inoltre vietati i fumogeni, i petardi e i materiali “imbrattanti”. L’art.6 del nuovo decreto prevede la reclusione da uno a quattro anni per chi commette questo tipo di reati.
Il testo dovrà essere discusso e approvato dal Consiglio dei ministri e dovrà poi essere convertito in legge dal Parlamento.