L’impegno attivo dei cittadini a favore del Vesuvio, un luogo tra i più affascinanti e tra i più visitati al mondo, per dare un contributo concreto alla qualità del territorio, per salvaguardare e valorizzare la biodiversità, mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici, proteggere il suolo dal dissesto idrogeologico e migliorare la qualità dell’aria e della vivibilità delle aree circostanti.
Ieri mattina, presso il bosco posto nel lato sud del Palazzo Mediceo di Ottaviano, sede del Parco Nazionale del Vesuvio, sono stati piantati i primi venti alberi di leccio (quercus ilex). Un progetto di forestazione resto possibile grazie al contributo di tutti quelli che nel 2019 hanno scelto di diventare o continuare ad essere soci sostenitori di Legambiente. La seconda parte della piantumazione, che consentirà nel complesso di piantare circa 300 alberi, si svolgerà a partire dal prossimo mese di novembre. Chiunque può ancora contribuire alla piantumazione di un nuovo albero diventando socio sostenitore di Legambiente collegandosi al sito https://www.legambiente.it/soci o presso uno dei circoli dell’associazione diffusi in tutta Italia.
All’evento di ieri erano presenti Antonio Nicoletti, responsabile nazionale Aree Protette Biodiversità di Legambiente; Agostino Casillo, presidente Parco Nazionale del Vesuvio; Stefano Donati, direttore Parco Nazionale del Vesuvio; Francesca Ferro, direttore Legambiente Campania e il tenente colonnello Antonio Lamberti, comandante Reparto Carabinieri Parco Nazionale del Vesuvio.
«Questa mattina, in collaborazione con Legambiente, abbiamo piantato venti meravigliosi lecci nel bosco adiacente il Palazzo Mediceo di Ottaviano, sede del Parco Nazionale del Vesuvio – dichiara Agostino Casillo Presidente dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio. È un piccolo passo verso un progetto più ampio di riforestazione del Parco, che mette insieme le azioni di volontariato e progetti più ampi che prevedono interventi mirati sulle aree percorse dal fuoco degli incendi del 2017. Gli studi affidati all’Università di Agraria – continua Casillo – ci stanno fornendo tutte le indicazioni utili per avviare un più complessivo progetto di riforestazione. L’iniziativa di oggi assume anche un valore educativo perché insieme a noi c’era gli alunni delle scuole del territorio».
Un’iniziativa che rinforza le numerose sinergie instaurate negli anni, sia a livello locale sia a livello nazionale, tra Legambiente e il Parco Nazionale del Vesuvio con il coinvolgimento attivo della cittadinanza in iniziative di volontariato, come le campagne Festa dell’Albero o Puliamo il Mondo, o su temi come quello della legalità nelle aree protette, come all’apertura nel luglio 2018 dell’Osservatorio Ambiente e Legalità, che ha sede proprio nella sede dell’Ente parco, residenza medicea simbolo di legalità, trattandosi di un bene sottratto alla camorra e restituito ai cittadini.