E’ finita con un risveglio. Il goal di Ciro Poziello aveva mandato in estasi un pò tutti, già qualcuno vedeva lo stadio del Taranto, non per rivalità, mai esistite, bensì per due sconfitte inopinate ed ingiuste. Ma un rigore dato dall’arbitro palermitano (mi ricordo la più bella partita del Savoia di Morgia 1 a 5 con la curva che cantava ‘e dai Palermo facci un goal’) eccolo il sogno, sempre in agguato, ma quello era un ricordo storico.
Comunque, forse, abbiamo avuto paura di vincere, in quanto le cicogne cerignolane sono una bella realtà, non v’è dubbio. Ieri però un Savoia – bellissimo a metà – nel primo tempo ha reso irriconoscibile i gialloblè. Poi il 2 a 1 e tutti a casa.
In verità, dico sempre ciò che penso: potevamo dire la nostra in questa post season, ma a me piace vincere alla grande e con questo gruppo, società, allenatore, squadra, magari con qualche ritocchino giusto, penso proprio che si possa fare un ottimo campionato di serie D, con la consapevolezza di presentarsi forti, su ogni campo, in qualsiasi girone, magari con un Giraud rinnovato, dove si possa ritrovare il cuore di un tempo, così come ieri a Cerignola.
Stop, non ne parliamo più. E’stato bellissimo conquistare il 4° posto in questo girone, ora bisogna migliorare e chi è preposto lo saprà fare, perchè lui ha dimostrato di credere in questi play off ed ha vinto la sua profezia. Ora che ha gettato le fondamenta per il palazzo di cemento bisogna solo arrivare al tetto, senza guardare ai prefabbricati.
Direte ma che c’entra questo discorso di muratori? Tenete pacienza, io sò vicchiariell…e buona giornata.
Ernesto Limito