Un ferito da un colpo d’arma da fuoco arriva al Pronto Soccorso dell’Ospedale Vecchio Pellegrini, i sicari lo inseguono fino all’ospedale e tentano di finirlo lì, in mezzo a malati e infermieri, aprendo il fuoco ad altezza d’uomo.
“Quello che è accaduto stanotte al vecchio Pellegrini è inaccettabile, è di una gravità inaudita e pone il tema assoluto della sicurezza, soprattutto notturna, dei presidi sanitari della nostra città”. E’ quanto afferma il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. “I pazienti, il personale ospedaliero e i medici devono stare e lavorare in condizioni di assoluta serenità e tranquillità perché già operano in contesti particolarmente complicati. Il tema della sicurezza dei presidi sanitari l’ho posto più volte in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica; ovviamente lo riproporrò con la determinazione e la tenacia che mi contraddistingue”
La reazione della CGIL su quanto avvenuto: “Ancora una volta Napoli al centro di episodi da guerriglia. E ancora una volta, chi doveva garantire sicurezza, non c’è”. E’ quanto si legge in una nota diffusa dalla Cgil di Napoli. “La sparatoria di stanotte contro un ventiduenne ricoverato all’ospedale Pellegrini, perché già ferito in Via Toledo, è – secondo la Cgil – un episodio grave e sconcertante, in una città dove la lotta tra clan si è inasprita e non si da’ regole. Quanto accaduto pone l’accento su quanto sia oramai improcrastinabile individuare strategie e azioni in tema di sicurezza e legalità. Napoli ha bisogno di istituzioni più attente al nostro territorio e non ministri che, attaccando i diritti soprattutto dei deboli e di chi vive in difficoltà, alimentano odio e insicurezza”. “La segreteria della Cgil di Napoli – conclude la nota – esprime la massima solidarietà ai lavoratori dell’ospedale che hanno vissuto momenti di terrore e a tutti i pazienti costretti a vivere la stessa situazione”.
Fermiamoci un attimo a ricostruire cosa è successo: stiamo parlando di una cosa folle. Prima dicevano che Napoli è una città in guerra. Ma ora siamo oltre. Queste cose non accadono neanche in guerra”.
Il consigliere si è recato subito nell’ospedale per manifestare solidarietà a malati e personale medico e ha incontrato il direttore dell’Asl Napoli 1.
risposta della camorra è arrivata dopo poche ore. Da tempo chiediamo l’istituzione di postazioni di polizia presso i pronto soccorso degli ospedali.
Finora il questore non ci ha dato ascolto ma, stando a quello che succede, è una necessità non rinviabile. Subito dopo i fatti di stanotte ho incontrato il commissario dell’Asl Napoli 1 Verdoliva , occorre un tavolo con questore e prefetto per trovare risposte efficaci sul piano della sicurezza perché le soluzioni in campo purtroppo non funzionano”.
personale in servizio nei nosocomi arrivi a rischiare la vita per un proiettile”.