Un evento condiviso dallo stesso Ministro del Lavoro Luigi Di Maio, che nella sua ultima visita presso gli stabilimenti Avio di Pomigliano si disse propenso ad ascoltare le richieste degli ex lavoratori che lo stavano contestando ai cancelli.
Ma il sindaco Raffaele Russo, di schieramento forzista, il giorno prima, con un comunicato stampa, ha revocato il permesso agli ex operai di utilizzare la sala pubblica accusandoli di aver “imbrattato” la città sfregiando il decoro urbano con l’affissione illecita e feroce dei manifesti.
Infatti sabato mattina dopo aver presidiato per circa un quarto d’ora il cortile della Torre dell’Orologio, il corteo si è spostato verso il “Teatro Gloria” dove si è poi deciso di tenere l’assemblea.
Notevole l’intervento durante il comizio dello scrittore musicista Moni Ovadia, incisiva la sua difesa dei diritti sociali e del diritto al lavoro, “condizioni basilari per una civiltà democratica” come ha affermato in chiusura del suo intervento.
Intanto, nello stesso pomeriggio la Lega ha annullato la sua manifestazione elettorale presso la sala Consiliare dove era prevista la partecipazione dell’onorevole Gianluca Cantalamessa e del dirigente regionale Biagio Sequino.
La Pomigliano del PD, invece, con la sua frangia più moderata si riunisce a Piazza Municipio, di fronte al Comune, per il secondo appuntamento dell’ evento “Pomigliano non si Lega”.
Il Consigliere Antonio Tondi, promotore dell’ iniziativa, nonostante appunto l’assenza della Lega, defilatasi all’ ultimo momento, riunisce alcuni cittadini in piazza. Una manifestazione pacifica contro i fomentatori di odio, xenofobi e razzisti rappresentati, secondo il loro vedere, dal governo Salvini. Senza slogan contro le istituzioni cittadine, in un clima da festa di piazza, la manifestazione anti Lega si è conclusa con la degustazione di “una pasta e patate antifascista” come ironicamente ha commentato il consigliere Tondi.
Cinzia Porcaro