L’Onu ha inviato una lettera all’Italia sostenendo che il decreto sicurezza bis del ministro dell’Interno Matteo Salvini vìoli i diritti umani e quindi non andrebbe approvato.
Con questa lettera, arrivata dalle mani del capo delle Special procedures dell’Alto Commissariato per i Diritti Umani Beatriz Balbin, l’Onu chiede all’Italia di porre un freno alla politica anti-immigrazione del ministro dell’interno
Matteo Salvini poiché questa mette a rischio i diritti umani dei migranti, inclusi i richiedenti asilo”, “fomenta il clima di ostilità e xenofobia”, “viola le convenzioni internazionali”.
Il punto centrale delle accuse sono i provvedimenti emessi dal vicepremier Salvini nel periodo marzo-aprile, volti a fermare l’attività delle Ong e della Mare Jonio, la nave di Mediterranea, impegnate nel soccorso e salvataggio di migranti al largo della Libia. Secondo le Nazioni Unite i provvedimenti di Salvini sono “l’ennesimo tentativo di criminalizzare le operazioni Search and Rescue delle organizzazioni civili”; tali da “intensificare il clima di ostilità e xenofobia nei confronti dei migranti”.
Il Ministro degli Affari Esteri Enzo Moavero ha confermato di aver ricevuto dalla Rappresentanza Permanente presso le Nazioni Unite a Ginevra una lettera con richieste di chiarimenti e “rilievi di preoccupazione” con riguardo alla bozza del cosiddetto decreto sicurezza bis non ancora discusso dal Consiglio dei Ministri. La lettera è stata trasmessa anche al Ministero dell’Interno e, naturalmente, riceverà da parte del Governo “la dovuta attenzione, in coerenza con il tradizionale rispetto degli impegni internazionali e dell’assoluta tutela dei diritti umani”.
Il decreto sicurezza bis intanto potrebbe essere portato in discussione al Consiglio dei ministri già lunedì prossimo.