Domani 23 maggio ci sarà lo sciopero nazionale di 24 ore di tutti i lavoratori dei porti. Proclamato in modo unitario da Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti “per la fase di stallo, dovuta alla indisponibilità datoriale, nella trattativa per il rinnovo del contratto nazionale del settore”.
Queste le motivazioni comunicate dalla triplice sindacale per la giornata di sciopero: “Il contratto unico di settore, in quanto valore insostituibile di regolazione e di tutela – spiegano – è uno dei temi centrali alla base
della vertenza a salvaguardia del lavoro portuale e delle proprie specificità. Oggi nei mutamenti in atto nei porti italiani, con la partecipazione di compagnie di navigazione e fondi finanziari negli assetti delle imprese terminaliste, la strategia è rivolta a ricavare tagli di costo nelle filiere a spese dei lavoratori portuali e delle condizioni di lavoro e di sicurezza. Una situazione – evidenziano – ignorata dal Governo che elude ogni richiesta di confronto con i sindacati e trascurata da molti presidenti delle Autorità di Sistema”.
Intanto, proprio per l’occasione dello sciopero il Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali di Genova rilancia un comunicato-appello rivolto ai portuali di Napoli per unire le lotte ed ‘alzare la testa’.
“Ormai da qualche anno anche noi portuali siamo finiti nel tritacarne dei contratti di lavoro più disperati. Nonostante il lavoro sia sempre più in aumento in tutti
i porti italiani, a Genova viviamo delle situazioni di precariato assurde: contratti a tempo determinato, apprendistato, agenzie interinali e tanti altri soprusi.
Al cospetto dei lavoratori portuali ci sono anche i doppi turni però attaccati 1+2, 2+3, 3+4 senza il rispetto del router dei turni che da contratto prevede primo turno, quarto turno più terzo turno. Siamo ricattati su tutto, sulle regole per la sicurezza perché la sicurezza per il padrone è una perdita di tempo ma per noi è vita.
Rialzare la testa adesso, perché solo uniti si vince. Bisogna dare un segnale forte e chiaro prima che si legga sui giornali di un’altra morte sul lavoro! Solo la lotta paga!
Questo è un appello rivolto ai portuali di Napoli. Alziamo la testa, se non ora quando?
Non un passo indietro!”
E.I.