Progetto “sottopassi” e due anni di amministrazione: ne abbiamo parlato con il sindaco di Pompei

Una città che stando a quanto presentato dovrebbe nei prossimi anni cambiare fisionomia, stravolgere in meglio la viabilità e diventare più vivibile. Ma non tutti sono d’accordo con sindaco e amministrazione, l’opposizione insiste “Poca trasparenza e quasi assente la condivisione”

A due anni dalla salita a Palazzo De Fusco e a poco più di una settimana dalla grande contestazione sul progetto “dei sottopassi”, abbiamo incontrato il sindaco di Pompei Pietro Amitrano. Come non cominciare dal chiedergli proprio del progetto di abolizione dei passaggi a livello con la realizzazione dei tanto contestati sottopassi.

Indipendentemente dall’animazione prodotta da EAV e diffusa dagli organi di stampa e dai canali social, dalla quale non è semplice effettivamente capire la reale portata del progetto, quali sono i vantaggi concreti per la città e quali, alla luce delle tante proteste, i punti che sono stati percepiti come negativi.

“Una nuova viabilità per la città”, esordisce sicuro il primo cittadino. “Una strada nuova, parallela ai binari del Circumvesuviana dal lato nord e il superamento, attraverso i sottopassi, delle oggettive barriere alla viabilità rappresentate dai passaggi a livello. Eliminare i passaggi a livello è un obbligo oltre che ventennale volontà”.

“Nella ormai famosa serata della contestazione – continua Amitrano – noi volevamo presentare il progetto del superamento di quelle barriere che incidono fortemente sulla viabilità cittadina. Avevamo preso tempo non perché ci sentiamo l’amministrazione che deve governare, che è superiore, che non deve chiedere ma fare cose, con la presunzione di poter operare senza condividere. Ci sono voluti dei tempi tecnici che ci permettessero di presentarci alle persone e proporre una soluzione possibile chiedendo eventuali suggerimenti. Purtroppo poi è andata come ormai tutti sanno e ad oggi non è stato ancora possibile condividere quanto messo in progetto”. Il primo cittadino ha voluto poi precisare, che nonostante questa estrema aria di contestazione, alcuni comitati già avevano fatto richiesta di essere ricevuti: “Noi  li abbiamo ricevuti, a fine marzo, ben prima della riunione al Resort”.

Nel progetto dell’Eav, condiviso dall’amministrazione, i sottopassi dovrebbero collegare la zona nord al centro passando sostanzialmente sotto i binari della Circumvesuviana. Per quel che riguarda il rischio di vedere i lavori bloccati causa ritrovamenti archeologici, il primo cittadino ha confermato che i saggi per scongiurare questa opportunità sono già stati effettuati da oltre vent’anni.

Una nuova viabilità che è stata attentamente studiata, con una nuova strada che dovrebbe alleggerire il traffico verso il centro e nell’area di via Nolana con un rinnovato ed ampliato parcheggio ad un tiro di schioppo da Piazza Bartolo Longo. “Il parcheggio – ha spiegato il sindaco – è quello di via Fucci che si estenderebbe su tre livelli e potrebbe permette alla nostra città di usufruire di migliaia di posti auto per i  tanti turisti e visitatori, evitando di ingolfare le strade cittadine. I vantaggi a nostro parere sicuramente ci sono. Un progetto sostenuto interamente dall’EAV e tutto a vantaggio della città”.

Nel quadro generale di questa progettualità rientrerebbero anche le problematiche della casa di riposo Borrelli. “Lo stabile necessita di manutenzione ordinaria e straordinaria, la quale è inserita nella riqualificazione dell’intera area oggetto del progetto dell’ Ente Autonomo Volturno, con la nuova strada che passerebbe a nord lungo la costruzione e parallela a via Lepanto. La struttura che ospita gli anziani verrebbe dunque a essere interessata da profonda riqualificazione che, anche in questo caso, andrebbe a tutto vantaggio della nostra città a costo zero. Tengo a precisare – ha sottolineato Pietro Amitrano –  che non abbiamo alcuna intenzione di chiudere la casa di riposo. Tante le voci che parlerebbero di progetti faraonici per quello stabile, progetti speculativi che pur volendo non potrebbero mai essere portati avanti perché cozzerebbero con le volontà testamentarie di chi donò l’edificio al comune. Noi abbiamo avuto, semmai, il coraggio di fare quella delibera di chiusura della “società” che gestisce la casa di riposo, non della casa di riposo in quanto tale, anche per una riorganizzazione della struttura in tutti i suoi servizi e relativamente alle figure professionali e specialistiche. Per la gestione poi l’idea del bando c’è sempre, ma per il momento lo teniamo in standby proprio perché bisognerà decidere e pianificare la futura manutenzione della Casa Borrelli. Al momento questa voce è prevista appunto nell’accordo con EAV, come rientra nel progetto anche l’intera riqualificazione di via Nolana, fogne, marciapiedi e parcheggi compresi, risolvendo gli annosi problemi di quell’arteria importantissima per Pompei”.

Dal canto loro, chi si oppone al progetto politicamente, parla di mancata condivisione e poca limpidezza nelle decisioni che passerebbero attraverso riunioni ristrette in poche stanze di Palazzo De Fusco e ben lontane dalla pubblica assise e dalle esigenze dei cittadini. Le maggiori perplessità sottolineate dai tanti comitati che sono sorti nella città mariana, in ordine alla vivibilità delle soluzioni individuate, sono relative alla sicurezza. Le preoccupazioni sorgono per un eventuale attraversamento pedonale, magari a tarda sera, dei sottopassi.

In questa settimana il primo cittadino ha assicurato che sarà fatta ulteriore chiarezza su tutto il progetto sottopassi anche grazie ad ulteriori pareri tecnici richiesti e che dovrebbero essere da supporto alla decisione finale.

Ma la politica pompeiana non ruota solo intorno al progetto sottopassi e Amitrano parla di quanto fatto in questi anni. Non sono mancati e non mancano aspre critiche all’opera amministrativa del sindaco e della sua squadra di governo, ma Pietro Amitrano sembra sereno: “In questi due anni abbiamo lavorato sul Grande Progetto Pompei dal quale eravamo stati un in un certo senso “esclusi” o meglio erano stati esclusi i nostri ex amministratori essendosi posti in modo oppositivo alle idee del Governo centrale. Siamo quindi rientrati mostrando le nostre intenzioni e la volontà di andare avanti con il progetto”.

L’ormai celebre hub ferroviario, come confermato dal primo cittadino, sarà strutturato in altro modo grazie ad un progetto importante ed in divenire: “…l’importante è che ci sia una sorta di interscambio fra Ferrovie dello Stato e Circumvesuviana, appunto per valorizzare la linea locale. Del resto nella nostra città – sottolinea il sindaco – verrebbe una stazione di livello automatizzato molto. Non c’è nessuna intenzione di abbattere l’attuale palazzina che è dell’inizio del ‘900 che diverrebbe una sorta di centrale di tutta la linea della Circumvesuviana”.

Progetti e obiettivi da raggiungere tanti: “Abbiamo fatto richiesta e siamo in attesa di risposta per l’aria mercatale e l’isola ecologica da realizzare su terreni degli ex Ospedali Riuniti ai quali abbiamo chiesto la possibilità di acquisire quei terreni per realizzare questi due servizi indispensabili per Pompei”.

Un’altra problematica, per la quale non sono mancate aspre critiche e diversi articoli di giornale, è quella legata alla questione Vigili Urbani. “Non mi piace scaricare su chi mi ha preceduto responsabilità ed errori, ma questa situazione l’abbiamo effettivamente ereditata ed è quasi da un anno che ci stiamo lavorando. Una situazione che si è venuta a creare a partire dal 2016, nell’ultimo periodo di Uliano, inizio commissariamento. Oggi, purtroppo, il fondo dal quale vengono presi i soldi per le indennità di turno oltre che gli scatti di carriera, le posizioni organizzative ed altro, da qualche anno a questa parte, non è più sufficiente perché i revisori dei conti hanno evidenziato che nei precedenti anni, le amministrazioni che ci hanno preceduto hanno sbagliato a calcolare queste cifre, per cui, adesso, bisognerà recuperare circa 2 milioni e mezzo di euro. Questi soldi non possono essere recuperati in pochi anni perché è possibile accantonare al massimo il 25% annuo del fondo stesso. Quindi abbiamo calcolato che ogni anno è possibile recuperare al massimo tra i 100 e i 120mila euro. Questa cifra che viene a mancare non ci dà la possibilità di far fronte alle indennità di servizio e ci causa il “problema vigili”. Il 4 giugno, – ha concluso Pietro Amitrano – abbiamo la riunione con la delegazione trattante per proporre quanto abbiamo provato a studiare per affrontare la stagione estiva che sta per cominciare”.

Ed in effetti una città come Pompei non può restare senza Vigili Urbani: troppi i turisti e i visitatori e troppo importante nel mondo per la sua storia di cultura e fede. Ma su questa problematica non sarebbe stato possibile cercare una diversa soluzione? “Nei primi mesi dell’anno siamo stati con il dirigente finanziario, la segretaria e l’assessore al Personale Carmine Massaro a Roma, dal ministro della Funzione Pubblica Giulia Buongiorno, portando con noi un’ampia documentazione. In effetti – ha confermato Amitrano –  è stato riconosciuto che siamo di fronte ad una situazione imbarazzante, per certi versi per l’intera nazione, ma abbiamo appreso che per provare a dare una soluzione al problema sarà necessario un consulto “interministeriale”. Una cosa estremamente complicata dunque e, ad oggi, non abbiamo avuto ancora alcuna comunicazione dagli uffici romani”.

Altra parola d’ordine per l’amministrazione Amitrano è “risanamento dei conti”.

“Sono due anni nei quali il bilancio comunale è andato in attivo, due anni che al 31 dicembre non siamo andati in anticipazione di cassa. I soldi quindi ci sono, ma stiamo cercando di far fronte ai tantissimi debiti pregressi, mai affrontati. Stiamo facendo delle transazioni con la New Ecology, con l’Igiene Urbana e abbiamo ancora un contezioso aperto con l’Interservizi oltre che con alcune ditte per dei lavori poi interrotti. Per noi questa è un’azione amministrativa fondamentale perché tutti questi debiti accumulati nel tempo portano soltanto allo sfascio. Primo o poi qualcuno presenterà il conto che potrebbe risultare troppo salato da affrontare”.

Diversi ancora i progetti in fase di realizzazione e già finanziati per cambiare principalmente la vivibilità della Pompei di domani. “Abbiamo avuto la possibilità e i progetti già sono stati presentati, per i famosi 3milioni e mezzo dalla Regione Campania per la manutenzione e la riqualificazione di tutta via Lepanto, di via Crapolla I e via Crapolla II, questo progetto si ricollegherà eventualmente al progetto EAV”.

Come riferito ancora dal primo cittadino, sono stati presentati altri progetti, per circa 3milioni, alla Città Metropolitana che ha avuto la possibilità di “sbloccare” un fondo di riserva che aveva nel proprio bilancio. Questa operazione ha fatto sì che ad ogni comune fossero assegnate circa 100 euro ad abitante. A Pompei, quindi, sono stati assegnati circa 2,5/3milioni di euro. “Con questi fondi vorremmo ripristinare l’edificio della pretura e realizzare un “Centro della legalità” con il dislocamento del comando della Polizia Municipale, della Protezione Civile e della Croce Rossa”.

“Sempre per quel che riguarda la manutenzione stradale – continua Amitrano – riattiveremo il mutuo di cinquecento mila euro che avevamo perso quando l’opposizione ci attaccò parlando di strade private inserite nel progetto di riqualificazione. Tolte quelle due strade, nonché via Lepanto e via Crapolla già interessate dal progetto di cui parlavamo in precedenza, non resta che passare alla fase di cantierizzazione.

Infine, Piazza Schettini è già in fase di riqualificazione, nonostante alcune paradossali contestazioni”.

Anche per l’edilizia scolastica ci sono progetti. “Abbiamo presentato al MIUR le manutenzioni per i plessi scolastici e in particolare per il plesso “Celentano” che ha bisogno praticamente di essere ricostruito. Il Ministero, proprio la settimana scorsa, ci ha richiesto una integrazione che a breve forniremo. Stiamo parlando di ben 5milioni di euro da investire tra Fontanelle e Celentano i cui alunni sono momentaneamente ospitati nell’istituto Sacro Cuore”.

Altra criticità della città e di tutte le ultime amministrazioni cittadine il campo sportivo “Bellucci”. Anche su questo argomento Amitrano sembra avere le risposte giuste. “Ci stiamo lavorando. Ci hanno lasciato una situazione che va affrontata e risolta, ma confidiamo di risolverla al più presto. Bisognerà realizzare dei lavori per la messa in sicurezza degli spogliatoi e dovremo affrontare la costruzione degli spalti che probabilmente saranno realizzati con tubi innocenti ma rispettando tutti i canoni del caso in termini di materiali, pavimentazioni e sicurezza. Inoltre, sempre in tema di strutture sportive – ha aggiunto il primo cittadino – abbiamo richiesto il finanziamento per un palazzetto dello sport”.

Il sindaco Pietro Amitrano si dice certo del buon lavoro svolto e in via di svolgimento, parla anche di paletti burocratici e di opposizioni in consiglio comunale che andranno affrontati e risolti, ma si dice fiducioso.

Ultima notizia di questa lunghissima conversazione con il sindaco di Pompei, la riqualificazione della storica Fonte Salutare. “Siamo in attesa di ricevere i 250mila euro del progetto UNESCO. Questi finanziamenti possono essere utilizzati solo se si interviene per il recupero di un bene storico. Per l’UNESCO e la regione Campania il bene storico sarebbe stato Palazzo De Fusco, ma siamo riusciti a dirottare i finanziamenti sui giardini del palazzo e quindi sull’antica Fonte. Vogliamo recuperare questo punto storicamente rilevante per Pompei con 150mila euro da dedicare proprio alla fonte e 100mila per i giardini. Abbiamo intenzione di far sì che l’area sia aperta di giorno e chiusa di notte, una villa comunale che sia un ulteriore biglietto di presentazione per la città. Una chiusura che miri a preservare tutta l’area ma che possa essere anche, per quel che riguarda il perimetro lungo piazza Schettini, particolarmente retrattile in modo da offrire alla città un ulteriore spazio pubblico per manifestazioni, concerti e sagre”.

Una città che stando a quanto presentato dal sindaco dovrebbe nei prossimi anni cambiare fisionomia, stravolgere in meglio la viabilità e diventare più vivibile e appetibile anche per il turismo e attività commerciali. Mancano di certo diversi settori da mettere sotto la lente di ingrandimento ed affrontarne le criticità. Tanti allo stesso tempo i progetti. Ma non tutti sono d’accordo con sindaco e amministrazione, l’opposizione insiste “Poca trasparenza e quasi assente la condivisione”.

Gennaro Cirillo

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