I finanzieri del Comando Provinciale di Napoli, nell’ambito di una complessa attività d’indagine tuttora in corso e delegata dal dott. Marco Catalano della Procura Regionale della Corte dei Conti per la Campania, diretta dal Procuratore
Regionale dott. Michele Oricchio, hanno evidenziato una mala gestio da parte del Comune di Bacoli relativamente alla mancata acquisizione a patrimonio dello Stato di immobili costruiti abusivamente.
É infatti opportuno evidenziare come, in caso di costruzione abusiva di immobile ed inosservanza del conseguente ordine di demolizione, il Comune interessato, oltre ad irrogare una sanzione di carattere pecuniario, debba acquisire “gratuitamente” al patrimonio dell’Ente, il manufatto realizzato in assenza di titoli. Tale forma di sanzione accessoria e reale, prevista dall’attuale ordinamento dall’art. 31 del D.P.R. 380/2001 ma vigente anche in precedente legislazione di materia, costituirebbe il più valido baluardo al fenomeno dell’abusivismo edilizio se solo venisse regolarmente applicata da parte dei Comuni coinvolti.
Le indagini condotte dalla dipendente Tenenza di Baia su un campione di 24 immobili, hanno permesso di evidenziare come, in nessun caso, il Comune di Bacoli pur in presenza di inottemperanza ad
ordini di demolizione emessi negli anni, aveva acquisito i manufatti interessati al patrimonio comunale. L’inosservanza del dettato normativo, non ha permesso di richiedere agli occupanti sine titulo (autori dell’abuso) degli immobili, un indennizzo per l’occupazione abusiva, contribuendo così al dissesto finanziario del Comune di Bacoli dichiarato in data 31.5.2018 dal Commissario Straordinario dott. Francesco Tarricone.
Allo stato, la Magistratura Contabile ha emesso “inviti a dedurre” nei confronti di 5 funzionari comunali ritenuti responsabili di danno erariale delegando, nel contempo, ulteriori attività d’indagine.
L’attività in argomento testimonia la costante sinergia tra la Procura Regionale della Corte dei Conti della Campania e la Guardia di Finanza, finalizzata al contrasto della cattiva gestione del patrimonio pubblico nonché della salvaguardia degli equilibri di bilancio, al fine di garantire efficacia ed efficienza della gestione pubblica.