Dal 3 al 14 luglio Napoli e la Campania ospiteranno circa novemila atleti e accompagnatori per lo svolgimento delle Universiadi 2019. Dopo varie ipotesi, litigi e polemiche sul sistema di accoglienza, la soluzione scelta è stata, almeno dal punto di vista dell’impatto ambientale e della sostenibilità, la peggiore.
Queste due Grandi Navi dovranno, a quanto è dato sapere, sosteranno “permanentemente” nel porto di Napoli per tutta la durata delle Universiadi tenendo i loro motori accesi per ventiquattro ore su ventiquattro, perchè altrimenti, non essendo le banchine del porto ancora elettrificate, non potrebbero garantire a bordo l’energia utile a soddisfare i bisogni di migliaia di ospiti.
appurato essere addirittura più grave di quello di “tutte” le automobili circolanti in queste stesse città! Nella più classica tradizione italica dei “grandi eventi” la struttura commissariale distribuisce appalti milionari con soldi pubblici ma nella totale indifferenza alla tutela dei territori e della salute. Nè la Regione Campania (erogatrice dei fondi) nè il Comune di Napoli hanno saputo/voluto evitare questo scempio!” – commentano i comitati e le organizzazioni ambientaliste della città.
In generale la questione del pesante inquinamento dovuto alle ‘Grandi Navi’ attende ancora a Napoli la dovuta attenzione istituzionale, mentre invece gli arrivi si moltiplicano senza controllo e senza regole, in seguito alla crescita delle rotte turistiche ed attraccando, per altro, nelle aree del porto corrispondenti ad alcune delle zone più densamente abitate della città.