Campania terra di campioni, noti e meno noti. La prima tappa di questa nuova rubrica, che ha lo scopo di approfondire il mondo delle arti marziali e degli sport da combattimento praticati nel territorio vesuviano, è Pompei. Nella città famosa per la storia, la cultura, ha sede la palestra “Agogē CrossFit & MMA” del maestro di Sanda, Valerio De Simone.
Breve riassunto della carriera – Valerio De Simone diventa campione italiano di Sanda per la prima volta nel 2010. Nel 2011 vince la medaglia d’argento ai Giochi del Mediterraneo. Nel 2012 si riconferma campione italiano di Sanda e si aggiudica la medaglia di bronzo ai Mondiali di Pancrazio. L’anno dopo è la volta del campionato europeo di Pancrazio, dove Valerio ottiene la medaglia d’argento. Nel 2014 vince per la terza volta il campionato italiano di Sanda ed ottiene la medaglia d’oro di Sanda ai campionati europei ISKA. L’ultimo trofeo in bacheca è stato aggiunto il 28 Ottobre 2018, a Catania, dove Valerio ottiene ancora il titolo di campione italiano della disciplina. Attualmente è alla guida di un team di giovani allievi ed atleti, molti dei quali aspiranti professionisti.
Il percorso negli sport da combattimento di Valerio De Simone inizia all’età di 8 anni non con il Sanda, bensì con il Karate. All’età di 17 anni, spinto dalla volontà di praticare un’arte marziale che si concentrasse di più nel combattimento, inizia a praticare Sanda. Il suo percorso formativo con questa disciplina inizia presso la palestra del maestro, Italo Mosca. Da lì in poi, la storia agonistica e il palmarès di Valerio De Simone, saranno i più affidabili testimoni.
Premessa – Prima di entrare nel cuore della piacevole conversazione avuta con il maestro De Simone, è necessario spiegare brevemente cosa sia il Sanda, sopratutto per il lettore che non è molto affine agli sport da combattimento.
Il Sanda o Sanshou, è uno sport da combattimento nato in Cina, più precisamente nelle antichissime scuole di Wushu. In tale disciplina, sono permessi colpi di pugni, calci e proiezioni a terra, tuttavia non sono permessi colpi di ginocchio e di gomito, strangolamenti e leve articolari. E’ però permessa la fase di combattimento strettamente corpo a corpo, detta “clinch”, per un massimo di tre secondi. La vittoria può essere ottenuta attraverso KO, per punteggio(stabilito in base ai colpi e alle proiezioni portate con successo) e per lo spingere l’avversario fuori dalla pedana rialzata, detta “leitai”. Parole d’ordine per ogni praticante di questo sport sono: dedizione, disciplina e rispetto.
L’Intervista – Nella breve, ma intensa, intervista avuta con il maestro De Simone gli argomenti trattati sono stati molteplici, molti dei quali toccano personalmente moltissimi atleti di sport da combattimento del Sud Italia.
Il primo argomento di cui si è trattato sono le grandi difficoltà affrontate da moltissimi atleti di sport da combattimento. Secondo il maestro, la principale montagna da scalare per i numerosi atleti e praticanti di sport da combattimento, a livello professsionistico o aspiranti, è quella rappresentata dalla possibilità di ottenere un remunerazione idonea. Condizione, secondo il maestro De Simone, che prevede nella maggior parte dei casi, costi maggiori dei ricavi.
Altro aspetto toccato, è stato quello degli ultimi screzi avvenuti all’interno delle diverse federazioni italiane di Sanda, le quali ne hanno impoverito il contesto agonistico. Tuttavia, grazie ad un progetto del CONI c’è un tentativo di unificare le varie federezioni sotto un unico marchio, progetto che coinvolgerà altre discipline come il Jiu Jitsu. In questo modo si faciliterà l’aspetto burocratico legato sia alla gestione degli eventi sportivi sia alla promozione di essi.
Oltre il pugilato – Perché scegliere di praticare Sanda, o un’altra disciplina, rispetto alla più tradizionale Boxe? A questa domanda il maestro De Simone ci ha riposto con la più saggia e semplice riposta possibile: ” Sicuramente con il Sanda o altre discipline, una persona potrebbe interessarsi ad altri aspetti del combattimento, come lo sferrare colpi con le gambe e alle gambe, proiezioni a terra o la lotta a terra in senso stretto, ma la scelta deve ricadere esclusivamente al gusto personale”.
Ultimo tema trattato nella nostra conversazione con il maestro, è stato quello legato al mondo delle Arti Marziali Miste o più comunemente chiamate MMA. Esse nascono inizialmente come un insieme di regole, volto a far competere tra loro diverse discipline da combattimento, successivamente si evolvono diventando un vero e proprio sport da combattimento indipendente. Secondo De Simone, le MMA stanno riscuotendo una crescita significativa e diverse palestre stanno emergendo nel territorio vesuviano con l’obiettivo di diffondere ancora di più tale sport e di migliorare il livello di competizione.
La visita alla palestra del maestro De Simone si conclude qui, con la promessa di una nuova visita e magari di assistere ad una competizione con il suo team. Per chi volesse incontrare il maestro, che si occupa anche di insegnare Crossfit, potrà assistere alla finale dei Summer Games all’interno del parco “La Cartiera”, a Pompei, il prossimo 21 Luglio.