“Il nostro centro Antiviolenza rappresenta un’eccellenza per il territorio – ha dichiarato il sindaco Massimo Pelliccia – quando la mia amministrazione si è insediata tutte queste violenze erano insabbiate. Con un lavoro di sensibilizzazione ed informazione capillare siamo riusciti a far capire alle donne che non sono sole. L’attività del centro ha consentito di far emergere e contrastare i soprusi e le violenze subite da oltre 70 donne. Speriamo che queste storie servano a far capire a chi soffre che liberarsi dalla violenza è possibile. “Questa condanna – ha aggiunto il primo cittadino – è un segnale importante per le donne che nel silenzio quotidiano subiscono maltrattamenti: è la prova che non si è soli e che giustizia può essere fatta”.
Intanto, tra qualche settimana, grazie ai fondi del Pon Legalità, partiranno i lavori per la realizzazione di una casa rifugio, con annesso consultorio e ludoteca per i bambini, all’interno di un bene confiscato ala criminalità organizzata. “Un progetto che ci rende orgogliosi – ha concluso il Sindaco – che a breve consentirà di ospitare quelle donne costrette ad allontanarsi da casa per sfuggire ad una quotidianità scandita da episodi di violenza.