Il Gazzettino vesuviano | IGV

EAV. Nei bus si viaggia a 39° – video

La situazione del servizio automobilistico dell’EAV (la DTA, ex EAVBUS) è in uno stato anche peggiore di quello ferroviario, sembra assurdo ma è così ed anche questo lo si deve ad una manutenzione (esternalizzata) insufficiente o (forse ?) inadeguata. Di seguito comunicato OR.S.A.
“Non più tardi di 10 giorni fa, in un incontro coi funzionari aziendali ci veniva assicurato che i problemi ai climatizzatori sarebbero stati definitivamente risolti, che le ditte che si occupano delle manutenzioni ai mezzi erano state “multate” e sollecitate a dare di più, anzi l’azienda in un comunicato ci aveva “snocciolato” sorprendenti cifre di una disponibilità di autobus che purtroppo non hanno trovato riscontri, perché le corse venivano ugualmente soppresse per carenza di materiale, il numero dei guasti ai bus ed ai condizionatori continuava ad essere alto.
A noi i numeri non piace “darli”, siamo persone concrete ed analizziamo i fatti, per le parole e soprattutto per le chiacchiere lasciamo il posto a chi ci riesce decisamente meglio, ed i numeri della Direzione Trasporto Automobilistico dell’EAV sono fallimentari.
È facile dire che questo settore è in forte perdita se non si riesce ad offrire un servizio degno di questo nome, ancora più facile è cercare di far pagare ai lavoratori inefficienze non proprie, specie se si trova nei sindacati, per fortuna in alcuni e non in tutti, una spalla forte per penalizzare chi lavora e si sacrifica ogni giorno, premiando con promozioni chi da sindacalista è stato prono ai voleri aziendali…
Le colpe del declino del servizio automobilistico sono da ricercare esclusivamente in chi questo settore lo ha diretto senza programmarne il rilancio, vivendo “alla giornata” e cedendo alle richieste delle controparti sindacali interessate solo a “piazzare” i propri protetti nei posti migliori, mortificando professionalità e meritocrazia.

Il Sindacato OR.S.A. chiede alla dirigenza dell’EAV ed alla Regione Campania di avere il coraggio per fare quel cambio di passo e riportare il settore ai fasti di una volta. Gli chiediamo di dimostrare che hanno veramente a cuore questa azienda prima che sia troppo tardi, le potenzialità ci sono, i lavoratori sono pronti ad impegnarsi ulteriormente ma non desiderano più che i propri sacrifici siano vanificati da dirigenti e funzionari non all’altezza del ruolo oltre che del lauto stipendio che percepiscono”.

Bus a 39 gradi
Exit mobile version