Sea Watch, Corte Strasburgo respinge richiesta sbarco

La Corte europea dei diritti dell'uomo ha "deciso di non richiedere al governo italiano le misure provvisorie chieste dal ricorrente in riferimento alla domanda di sbarco in Italia della nave Sea Watch 3

La Corte europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo ha deciso di non applicare le “misure provvisorie” richieste dalla nave Sea Watch 3, e di non chiedere dunque alle autorità italiane di far sbarcare i migranti soccorsi in mare e da giorni a bordo della nave, alla quale è stato impedito di entrare nel porto di Lampedusa.

Lo ha riferito l’ufficio stampa della Corte.

La Corte europea dei diritti dell’uomo, si legge nella nota di Strasburgo, ha “deciso di non richiedere al governo italiano le misure provvisorie chieste dal ricorrente in riferimento alla domanda di sbarco in Italia della nave Sea Watch 3″.

Strasburgo ricorda che il 21 giugno i ricorrenti avevano adito la Corte sulla base dell’articolo 39 del regolamento che consente alla Corte di indicare misure provvisorie a qualsiasi Stato sia parte della

Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Si tratta di misure di emergenza che, secondo la prassi costante della Corte, si applicano solo in caso di rischio imminente di danno irreparabile. La Corte allo stesso tempo “chiede alle autorità italiane di continuare a fornire tutta l’assistenza necessaria alle persone che si trovano a bordo della Sea Watch 3 in situazione di vulnerabilità a causa della loro età e delle loro condizioni di salute”.

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