Reddito di Cittadinanza anche ai disoccupati

Il Decreto Crescita introduce delle modifiche che consentiranno l'allargamento della platea di beneficiari: i disoccupati, quelli che hanno perso il lavoro nei 18 mesi precedenti l’invio della domanda per ottenere il sussidio, potranno ora  richiedere l’Isee corrente

Il Decreto Crescita introduce delle modifiche che consentiranno l’allargamento della platea di beneficiari del reddito di cittadinanza e oltre che una nuova modalità di calcolo dell’Isee. Infatti i disoccupati, quelli che hanno perso il lavoro nei 18 mesi precedenti l’invio della domanda per ottenere il sussidio, potranno ora  richiedere l’Isee corrente, un’attestazione della propria situazione reddituale relativa agli ultimi 12 mesi, e basare il calcolo del RdC su questa nuova documentazione.

La perdita del lavoro negli ultimi 18 mesi, quindi, diventa requisito sufficiente per poter fare richiesta dell’Isee corrente che rivelerà la situazione economica più recente in cui versa un nucleo familiare.

Introdotta anche la doppia opzione di calcolo anche per quanto concerne l’Isee ordinario. Ciò significa che sarà possibile indicare se devono essere considerati i patrimoni e i redditi del secondo anno precedente la richiesta o del primo, in base alla convenienza.

“Con l’avvio del reddito alcuni disoccupati si erano ritrovati nell’impossibilità di accedere alla misura perché il loro Isee risultava superiore al limite di 9.360 euro. Quindi abbiamo rivisto le cose. Noi lavoriamo senza sosta ascoltando i cittadini”, ha spiegato il ministro del Lavoro Luigi Di Maio.

La proposta di allargare la platea dei beneficiari del nuovo sussidio a chi ha da poco perso il lavoro era già stata annunciata dal presidente dell’Inps, Pasquale Tridico dopo che, proprio a Napoli, un gruppo di disoccupati Fiat aveva occupato il campanile della chiesa del Carmine sollevando la ‘discriminazione’ e rivendicando l’accesso al reddito a loro negato in virtù di un calcolo dell’Isee ordinario che li escludeva in automatico.

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