Ischia Film Festival, la notte di Mastandrea

L'attore e regista ha ricevuto il premio alla carriera e presentato al pubblico la sua opera prima e la bella commedia di Simone Spada, parlando tanto di sé e del suo cinema

È stata la sera di Valerio Mastandrea all’Ischia Film Festival 2019. L’attore romano ha infatti ritirato il premio alla carriera e ha avuto ben tre film in cartellone, a partire dalla sua opera prima da regista, Ride, che ha presentato al pubblico insieme alla protagonista, Chiara Martegiani, un’opera, ha detto Mastandrea “in cui c’è tanto rispetto per il pubblico, una storia piccola, silenziosa e molto autentica”. Un film difficile per entrambi, essendo una coppia nella vita. “Lavorare in coppia non mi era mai successo, la notizia che la volevo protagonista del film gliel’ho data proprio a Napoli, a cena, lei era commossa e io avevo i conati di vomito per il nervosismo. Siamo una coppia e abbiamo un rapporto schietto e privo di filtri. Sul set si sono divertiti tutti, tranne noi”. Una preoccupazione che aveva anche l’attrice, ma per altre ragioni. “Ce la farò? è stato il primo pensiero, e me lo chiedo ancora. Il personaggio era complesso e tutti i giorni dovevo confrontarmi con Valerio che mi chiedeva molte cose, era difficile stargli dietro. Ne abbiamo parlato molto, mi ha chiesto di affrontare la mia Carolina in maniera istintiva, ma sapendo bene chi fosse lei, che aveva molte oltretutto molte cose in comune con Valerio e dovevo rubare da lui per fare mio il personaggio”. Un fillm che l’attore voleva fare da tempo. “Ride lo avevo in mente da 15 anni, avevo letto tante interviste a donne che avevano perso qualcuno per un incidente sul lavoro, quando la stampa aveva iniziato a parlarne quasi tutti I giorni. Il lavoro e morire di lavoro è una costante nella nostra cultura. Il concetto stesso di lavoro è cambiato, una volta era affermazione, oggi è come andare in guerra, per il precariato e per lo scarsissimo interesse verso l’essere umano. L’attuale media di morti bianche è di 3,12 al giorno, quando girai il primo cortometraggio sul tema era 3,87”.

Dopo Ride, Mastandrea ha introdotto anche Domani è un altro giorno in compagnia del regista Simone Spada, commedia di amicizia e malattia in cui divide la scena con Marco Giallini, un film “dedicato proprio a Marco, mi sono messo al servizio di questa storia facendo assist a lui. E fare un assist è più bello che segnare. Volevo fare questo viaggio con lui per capirne l’importanza non solo a livello professionale”. Spada ha aggiunto: “Domani è un altro giorno è il remake di un bellissimo film spagnolo, Truman, ma con Valerio e Marco abbiamo sconvolto il copione per renderlo nostro. Loro sono attori particolari che vanno sull’istinto. C’è molto di loro dentro, soprattutto un aspetto malinconico ironico che in truman non ‘è. E almeno un paio di scene del film sono venuti fuori da loro due, senza che io dovessi fare niente”.

Ieri c’è stata anche la proiezione evento del film La Banda Grossi di Claudio Ripalti. Storia vera del brigante ottocentesco Terenzio Grossi e della sua banda di fuorilegge, la cui trasposizione cinematografica è stata fortemente sostenuta dalla Regione Marche, dalla Marche Film Commission e dalla Fondazione Cultura Marche. “È importante” ha commentato Rosanna Rosi delle Attività Produttive, Lavoro, Turismo e Cultura della Regione Marche “che le istituzioni valorizzino i territori attraverso il cinema, non solo finanziando la produzione cinematografica, ma anche proponendo itinerari turistici per vivere da protagonisti le storie più affascinanti dei film ambientati in un determinato territorio. Questo lo stiamo facendo da diverso tempo con la Regione Marche». Una grande sfida, quindi, nel campo del cineturismo, come grande è stata anche quella di Camillo Marcello Ciorciaro. «Interpretare Terenzio Grossi– ha raccontato l’attore alla platea- è stato un’ esperienza bella e speciale, anche per avere scoperto una terra meravigliosa come le Marche”.

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