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Castellammare, il sindaco Cimmino: “Certi personaggi parlano ancora di legalità e di lotta alla camorra dopo che per anni non hanno mosso un dito”

“Cittadini di Castellammare di Stabia, vi devo dire una cosa. Io ho bisogno di andare al mare. O in montagna. O comunque da qualche parte a meditare. Perché sto cominciando a perdere colpi e a non capire. Non è che pretendo di comprendere, ad esempio, il consigliere Di Martino quando parla. Anche i migliori traduttori in quel caso impazzirebbero. Non è che a scrivere vada meglio, ma tra una pasta e patate e l’altra ha imparato a mettere gli emoticon. Parlo invece di gravi problemi di comprensione per ciò che vanno affermando gli amici democrat ad esempio”. Così Gaetano Cimmino, sindaco di Castellammare di Stabia.




“Non capisco come l’ex sindaco – ha continuato Cimmino – mio predecessore possa parlare della Cassa Armonica. Uno dei principali simboli della città di Castellammare era stato completamente dimenticato. Non capisco come noi che abbiamo restituito la Cassa Armonica agli stabiesi possiamo essere attaccati da chi l’aveva trasformata in discarica. Uno sversatoio “collaudato”, almeno quello, a differenza delle fontanine non collettate. Incredibile? Credeteci, questo era il centrosinistra al governo. Non capisco quel consigliere regionale che fa i video sul lungomare e dice che a luglio il mare dell’arenile torna balneabile. Sarà andato lui stesso a fare i prelievi, però le ordinanze e i lavori e tutto ciò che serve per restituire quello specchio d’acqua agli stabiesi li abbiamo fatti noi. Non capisco perché mentre dice agli stabiesi di andare al mare la stessa Regione non paga gli stipendi ai dipendenti del depuratore, che rischia di bloccarsi e di sporcare il mare. Boh.

Non capisco nemmeno come possano parlare di rifiuti il mix (o meglio il remix) dell’opposizione Di Martino-Iovino-Nappi. I primi hanno sottoscritto il contratto con l’attuale ditta senza leggere una riga di capitolato, infilandoci dentro un po’ di amici, e continuando a fare politica sulla pelle dei cittadini. Adesso parlano di come gestire l’emergenza. Senza contare che il loro amico governatore ha lasciato la patata bollente ai Comuni. Ma è il grillino il vero campione: il suo partito è al Governo del Paese e quel Governo non ci sta offrendo una soluzione che è una. Però fa le foto e le posta sui social. Di Maio è fiero di lui, ne sono certo.




Non capisco le chiacchiere dell’opposizione su Fincantieri, Acetosella, polizia municipale. Persone, operai, cittadini, mortificati da quella stessa gente che ora li strumentalizza. Gente che ha chiuso le Terme, che stava perdendo le fonti, che dimenticava di pagare le concessioni. Però adesso parla, perché le soluzioni c’erano. Certo che c’erano, ma mentre decidevano come spartirsi ciò che restava, non le vedevano. Noi dialoghiamo ogni giorno per tutelare le maestranze di Fincantieri, per recuperare definitivamente le fonti orgoglio della città, per valorizzare il corpo di polizia municipale. Però loro parlano. Li vedi in giro per la città coi loro smartphone, poi chiedono spiegazioni a me.

Quelli sono già in campagna elettorale, qualcuno mi sussurra. Ma come fai ad affrontare una campagna dopo che hai distrutto tutto quello che c’era da distruggere, che hai perso tutto quello che potevi perdere. Veramente non lo so.




Cittadini, aiutatemi a capire, ne ho un gran bisogno. Aiutatemi a capire perché questi personaggi parlano ancora di sicurezza, di legalità, di lotta alla camorra dopo che per anni non hanno mosso un dito abbandonando interi pezzi di città, prorogando, affidando, chiudendo gli occhi, voltandosi dall’altra parte. Ora fanno i countdown. Ribadisco, incredibile.

Se vogliamo toglierceli definitivamente dai piedi, aiutatemi. Io mi impegno a dare sempre il massimo senza risparmiarmi, fino a quando il fisico e la testa mi reggeranno, su tutte le emergenze che affrontiamo e nel riportare la tanto attesa normalità a Castellammare. Aiutatemi con poco: basta auto in seconda fila o sui marciapiedi, basta cartacce in terra, basta inciviltà, basta col tollerare gli abusivi. Mi rilasserò senza mare e senza montagna. Mi basterà guardare un remix che mi diverte, dei discorsi di qualcuno che voleva, ma non ha fatto. Che poteva, ma che si è solo reso ridicolo. Io sono qui e non mi muovo di un millimetro. Questa è la mia città”.



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