Il Difensore Civico presso la Regione Campania con un decreto pubblicato oggi, 11 luglio 2019, nomina il Dott. Vittorio Galatro commissario ad acta con il compito di acquisire tutti gli atti in merito alla richiesta di trasferimento della sede di medicina nucleare del centro polispecialistico CMO di Torre Annunziata in
altra struttura e concludere senza indugio il procedimento autorizzativo.
La presa di posizione del Difensore Civico Giuseppe Fortunato si è resa necessaria dopo che, nonostante reiterati inviti, il comune della città oplontina non ha concluso il procedimento iniziato “con la richiesta tesa al trasferimento, ma invita il richiedente ad un annullamento della richiesta di trasferimento, avviando un nuovo procedimento di annullamento e archiviazione della richiesta”.
E continua nelle motivazioni: “ritenuto che l’asserita presenza di ‘apparecchiature ibride PET/TG’ comporta esercizio di distinto potere del comune; vista la nota del ricorrente comitato dei lavoratori, i quali sono stati licenziati per l’interruzione dell’attività imprenditoriale e protraggono tale situazione in attesa di ripresa d’attività dell’impresa; constatato che il comune di Torre Annunziata non ha concluso il procedimento autorizzatorio neppure nel termine ulteriore assegnato; rilevato che l’atto conclusivo del procedimento è obbligo di legge; rilevato, che allo stato, principi di imparzialità e buon andamento comportano la definizione del provvedimento senza indugio, per di più trattandosi di attività imprenditoriali già precedentemente effettuate, ferme restando con distinti procedimenti, anche urgenti, valutazioni e provvedimenti su profili evidenziati e su taluni aspetti ed apparecchiature; rilevato che tali distinte problematiche non possono però tardare la definizione del procedimento avviato con la richiesta tesa al trasferimento o condizionarlo a oneri e aggravi non previsti e senza le garanzie procedurali”, notifica all’ente comune di Torre annunziata la nomina di un commissario che dovrà risolvere la questione.
Due giorni fa, proprio in merito al comportamento ondivago dell’amministrazione, che a parole ha sempre dimostrato vicinanza e solidarietà con chi in questa vicenda rischia di perdere l’occupazione,
il Comitato lavoratori CMO ha inscenato una protesta concretizzatasi nell’affissione di alcuni manifesti nei punti nevralgici della città per stigmatizzare le bugie del sindaco Ascione e della sua Amministrazione. Tali manifesti sono stati repentinamente coperti ed oscurati. Anche questo è sintomo di difficoltà da parte della classe dirigente locale che si mostra incapace di affrontare una situazione legata a doppio filo con le sorti economiche e sociali del territorio, già fortemente caratterizzato da tassi di disoccupazione ed esclusione sociale altissimi.
Ora tutto è nelle mani del Commissario ad acta nominato dal Difensore Civico: sarà questa l’occasione per mettere la parola fine ad una vertenza che dura oramai da più di un anno? Ne va delle sorti di 69 persone, più le loro famiglie, che dal momento del licenziamento vivono in uno stato di precarietà permanente ed impossibilitati a progettare il loro futuro.
Vian