problemi apporterà ai comuni nella gestione del ciclo dei rifiuti. Per provare a disinnescare l’ennesima emergenza alle porte, De Luca, intervenendo a radio Crc, si appella al governo per avere una valvola di sfogo: ” l’esecutivo sta lavorando per consentire al comune di Roma di trasferire i rifiuti fuori regione, chiediamo al ministro Costa di riservare una quota anche per Napoli. Mi sembra una richiesta legittima, aspettiamo una risposta”.
L’impianto di combustione acerrano subirà uno stop programmato di 40 giorni circa e per tale periodo si stima che le tonnellate da stoccare e smaltire diversamente saranno 80 mila. Per mettere subito a tacere le voci critiche che si sono già levate dai territori, che si oppongono a qualsiasi ipotesi di attrezzare discariche a cielo aperto per tale periodo, il governatore si barcamena tra la possibilità di far migrare i rifiuti fuori dai confini regionali e la ineluttabilità di trovare aree provinciali per lo stoccaggio temporaneo, richiamando gli Enti d’Ambito a trovare – imporre – soluzioni.
nel proprio Comune e nascono comitati e sottocomitati. Gli enti d’ambito decidano dove fare questi siti.
“Gli enti d’ambito devono individuare uno o più siti per raccogliere per 40 giorni i rifiuti che non potranno andare nel termovalorizzatore durante la manutenzione straordinaria. Bisogna decidere, i rifiuti non possono sparire” ha aggiunto De Luca.
“80 mila tonnellate non sono la fine del mondo, si possono fare siti di stoccaggio uno per provincia, o 4 o 5 per provincia, o piccoli siti di stoccaggio, ma qualcosa dobbiamo pur fare. Cominciamo a fare noi il nostro dovere ed evitiamo la solita storia: ‘va trovato un sito di trasferenza provvisoria ma non vicino al mio comune’. Decidiamo, i rifiuti non possono sparire”.