per manutenzione dell’inceneritore campano. Infatti, la notizia trapelata ci dice che oltre all’incremento delle capacità dello stir di Battipaglia ci sarebbero due siti a Giugliano (Cava Giuliani e Masseria del Re) mentre gli altri Comuni presso i quali potrebbe avvenire lo stoccaggio sono Napoli (Stap), Acerra (Piazzola 2), San Tammaro(Caserta), Polla (Salerno) e Pianodardine (Avellino).
Ma i problemi non mancano, come le proteste. E già l’area acerrana rischia di essere esclusa per l’approssimazione tecnica con cui è stato individuato e scelto il sito dalla Sapna.
E’ quanto dichiarato dalla capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle Maria Muscarà e dalla consigliera al Comune di Acerra Carmela Auriemma, a margine della conferenza dei servizi.
“Dalla documentazione di Sapna mancano relazioni tecniche che attestino l’idoneità del sottosuolo e l’atto autorizzativo non chiarisce con precisione la grandezza dell’area destinata a ospitare i rifiuti. C’è solo un verbale di consegna che attesta un passaggio di locazione. Senza dimenticare che parliamo di un sito che nel 2012 è stato oggetto di due incendi a distanza di poco tempo l’uno dall’altro. L’ennesima riprova – prosegue Muscarà – dell’approssimazione della programmazione regionale, che continua a puntare sui siti di stoccaggio per uscire dall’emergenza, certificando il fallimento delle politiche sui rifiuti di De Luca. Come Movimento 5 Stelle siamo stati l’unica forza politica che in Consiglio regionale si è sempre opposta ai siti di stoccaggio e continueremo a farlo, così come continueremo a chiedere al governatore che fine hanno fatto gli impianti compost e le compostiere di comunità, previste da una legge e un piano regionale che portano la sua firma e licenziati entrambi nel 2016. Un fallimento che si unisce al grande flop dell’operazione ecoballe, per smaltire le quali serviranno altri 45 anni, altro che i 5 annunciati da De Luca”.