Prosegue incessante l’attività di indagine e di prevenzione sul territorio di giurisdizione
finalizzata a perseguire e debellare l’attività posta in essere da una vera e propria
organizzazione dedita alla pesca abusiva di vongole presso la foce del Fiume Sarno,
tra i Comuni di Castellammare di Stabia e Torre Annunziata, zona altamente inquinata
anche a causa della presenza di metalli pesanti.
Nella mattinata di oggi, il nucleo di Polizia Giudiziaria composto da uomini e donne
della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Castellamare di Stabia ha effettuato il
sequestro di oltre 30 kg di vongole veraci pescate in zona non
autorizzata dalla Regione Campania e particolarmente inquinata e la denuncia a piede libero di tre persone già note all’Autorità Giudiziaria sempre per gli stessi reati, ai quali viene contestato -tra l’altro- l’ipotesi di attentato alla salute pubblica.
Le dinamiche dell’operazione, hanno visto l’arrivo istantaneo sul posto del battello
veloce A56 della Guardia Costiera di Castellammare di Stabia, alla vista del quale i
pregiudicati hanno gettato i molluschi prelevati e contenuti in due retini in acqua.
Tuttavia, prese le coordinate del punto, i militari hanno fatto immergere un sub il quale
ha ritrovato a circa 10 metri di profondità i due sacchi pieni di vongole, che venivano
immediatamente sequestrate insieme alle attrezzature usate per perpetuare l’abuso.
Successivamente, il Pm di turno presso la Procura della Repubblica di Torre
Annunziata ha convalidato il sequestro del pescato, dell’attrezzatura e
dell’imbarcazione usata per la pesca vietata.
“Non permetteremo a nessuno di creare situazioni potenzialmente pericolose per la
salute pubblica. Il rischio è che le vongole pescate nella melma, nel tratto di mare alla
foce del Fiume Sarno, possano arrivare -anche attraverso i canali ufficiali- sulle nostre
tavole e essere dannose per le nostre famiglie. Le vongole sono molluschi filtratori e
tutte le sostanze nocive, compresi i metalli pesanti, rimangono all’interno. Da questo si
capisce la pericolosità di mangiare questi prodotti che -purtroppo- non seguono i
controlli sanitari previsti ed in
particolare i procedimenti di stabulazione presso i centri autorizzati” sono state le parole del Capitano di Fregata Ivan Savarese, Comandante della Capitaneria di porto di Castellammare di Stabia.