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Quarto: rapina violenta in sala scommesse. 3 fermati/Video

Il 20 luglio, poco dopo la mezzanotte, 3 malfattori hanno fatto irruzione in una sala scommesse di Quarto, con volto coperto e armati di pistole.

Un rapinatore ha fatto sdraiare tutti i clienti a terra, un altro si è diretto verso il retro del bancone, chiuso al pubblico da una porta, il terzo ha puntato l’arma contro l’anziano dipendente.

Hanno sparato 6 volte: 5 contro la fragile porta, ad altezza d’uomo, colpendo il dipendente; un altro colpo è stato sparato dal secondo soggetto che ha infilato la mano armata nella fessura per il passaggio delle banconote. Nonostante l’uomo fosse riverso a terra sanguinante, i due rapinatori hanno aperto la cassaforte, portato via 950 euro per poi correre fuori allontanandosi a bordo dell’auto sulla quale erano arrivati.

La vittima è stata fortunatamente soccorsa da alcuni clienti che hanno chiamato il 118 così l’uomo è stato trasportato immediatamente in ospedale dove è stato operato d’urgenza visto che 4 colpi lo avevano raggiunto al fianco sinistro ed era in pericolo di vita.

I carabinieri della Compagnia di Pozzuoli e della Tenenza di Quarto hanno identificato i tre malviventi la sera stessa e li hanno localizzati a Castel Volturno in un’abitazione in uso alla madre di uno dei tre. Sono tutti di Pomigliano d’Arco ed hanno 22, 18 e 29 anni.

I carabinieri hanno esaminato i video delle telecamere installate nell’esercizio e raccolto diversi indizi a loro carico, soprattutto le impronte palmari e digitali lasciate sulla porta del centro scommesse rilevate e confrontate dalla Sezione Investigazioni Scientifiche del Reparto Operativo di Napoli che ha identificato uno dei tre, ma anche dai tatuaggi e da alcuni abiti indossati al momento della rapina.

In cucina, inoltre, hanno rinvenuto la refurtiva: il rotolo di banconote era su una mensola. Trovata anche l’auto, parcheggiata poco distante. Denaro, auto e abiti sono stati sottoposti a sequestro.

La vittima è tuttora ricoverata in prognosi riservata, ma non rischia più la vita.

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