Il cartellone della 67esima edizione del Ravello Festival propone una settimana piena di appuntamenti che spaziano dalla musica alla ricerca scientifica passando dal primo appuntamento con “Le note di Sigilgaita” sezione che prevede cinque concerti di organo nel Duomo della Città della Musica.
Martedì 23 luglio (ore 21) secondo appuntamento organizzato in collaborazione con Città della Scienza dedicato all’intelligenza artificiale e alle sue implicazioni nella vita di tutti i giorni, tra scienza, musica e spettacolo. Alla serata
sul Belvedere di Villa Rufolo parteciperanno il professor Bruno Siciliano dell’Università di Napoli Federico II, l’Ensemble Strumentale del Conservatorio “Giuseppe Martucci” di Salerno diretta dal maestro Massimiliano Carlini con special guest il robot RoDyMan che si alternerà al maestro nella conduzione dell’orchestra. Durante la serata, condotta dalla giornalista Rosita Sosto Archimio, saranno eseguite musiche di Lully, Bach, Clarke e Purcell.
Mercoledì 24 luglio (ore 20) sarà Bernard Foccroulle ad inaugurare gli appuntamenti in Duomo con la musica da organo. Foccroulle è ben noto a livello europeo come operatore musicale fra i più preparati, essendo stato negli ultimi trent’anni Direttore generale prima del Théâtre Royal de la Monnaie di Bruxelles e poi del Festival di Aix-en-Provence. Il programma scelto per Ravello è incentrato su Johann Sebastian Bach, attraverso le opere di compositori che il Kantor ha ammirato e da cui è stato influenzato (Frescobaldi, Böhm, e soprattutto Buxtehude).
Giovedì 25 luglio (ore 19.30) nella Sala dei Cavalieri di Villa Rufolo il compimento della seconda giornata di masterclass organizzate in collaborazione con l’Amalfi Coast Music & Arts Festival con il concerto dei pianisti Jerome Lowenthal e Ursula Oppens provenienti da The Juilliard School e dal Brooklyn College & CUNY Graduate Center. In programma musiche di Skrjabin, Debussy, Ravel e Barber con molte pagine a quattro mani.
Domenica 28 luglio (ore 20) sul Belvedere di Villa Rufolo salirà l’Orchestra del Teatro Massimo di Palermo diretta da Gabriele Ferro per il sesto appuntamento sinfonico della stagione. In programma la Lyrische Symphonie di Zemlinsky, una sinfonia cantata formata da sette lieder-orchestrali, i cui testi vengono dalla raccolta Il Giardiniere dell’allora famoso premio Nobel bengalese, Rabindranath Tagore, l’Ouverture di Oceàna, ispirata dai quadri marini di Arnold Böcklin del compositore istriano Antonio Smareglia e la scena finale della Salome di Richard Strauss. Solisti per l’occasione Il soprano tedesco Maida Hundeling e il connazionale Thomas Gazheli, basso-baritono.