La Procura ha disposto l’esame autoptico sul cadavere del piccolo, che viveva con la sua famiglia a Maddaloni, nel casertano, secondo di quattro figli. La mamma era impegnata nell’allattare l’ultimo fratello neonato mentre si consumava la tragedia. La piscina è stata messa sotto sequestro mentre gli investigatori hanno ascoltato i genitori e tutti i presenti e stanno anche visionando le immagini del sistema interno di videosorveglianza.
Dalle prime ricostruzioni sembra che il piccolo Davide M, dopo essere sfuggito al controllo dei genitori e delle animatrici abbia seguito gli altri bambini invitati al ricevimento verso la piscina e dove alcuni di essi sembra stessero facendo il bagno. Non è ancora chiaro a questo punto se sia stato spinto in acqua o incoscientemente si sia lanciato per imitare i compagni senza però tenere in conto della profondità e del fatto che non sapesse nuotare. “I bimbi piccoli che non sanno nuotare non si dimenano e non attirano l’attenzione – hanno confermato gli esperti – ma in pochissimi secondi vanno giù annegando tra l’indifferenza dei presenti che, spesso, non si accorgono nemmeno del dramma che si sta consumando sotto i loro occhi”.
Strazio all’esterno dell’ospedale dove sono giunti i genitori, i familiari e la coppia di sposi tutti assolutamente sotto choc. La salma è stata trasferita presso il secondo Policlinico di Napoli per l’autopsia farà luce sulle cause della morte.