Pomigliano: referendum “Beni comuni Firma Day”

Una raccolta firme in difesa dei beni comuni: promotore della campagna nazionale Il Comitato Popolare di difesa dei beni comuni e pubblici “Stefano Ridota’

Il 26 luglio e’ partita la campagna“ Beni comuni firma Day” un referendum nazionale che auspica a raccogliere 50 mila firme per portare alla discussione parlamentare tramite Legge d’iniziativa popolare il DDL Rodota’ del 2008.

 

L’intento della campagna partita a febbraio e’ quello di inserire nel diritto civile la tutela dei beni comuni, che consenta alle generazioni future attraverso nuove leggi e forme di governance differenti di poter godere appieno di tutto ciò che e’ essenziale per la sopravvivenza del nostro habitat: l’aria pulita, l’acqua incontaminata e un ambiente sano.

Promotore della campagna il Comitato Popolare di difesa dei beni pubblici e comuni “Stefano Rodota’”, che nella figura del Presidente, il giurista Ugo Mattei, ha inviato un’istanza per la partecipazione massiva a tutti i comuni del territorio nazionale. I comitati regionali, grazie all’utilizzo dei social network, si sono organizzati nelle piazze centrali con gazebo e banchetti, mentre là dove non c’e’ stata la presenza fisica del comitato tutti i cittadini favorevoli alla raccolta firme si son recati presso l ‘ufficio elettorale d’appartenenza come nella citta’ di Pomigliano dove sara’ possibile rilasciare la propria adesione fino al 10 agosto.

Cambiamenti climatici, crollo della biodiversita’, inquinamento da microplastica nei mari e fiumi, l’aria resa irrespirabile dalle polveri sottili e terreni avvelenati sono problematiche che tuttora attanagliano l’hinterland pomiglianese, e’ noto che l’ attuale amministrazione nonostante l’incessante difficoltà per lo smaltimento rifiuti e del difficile controllo dello sversamento di materiali illeciti in alcune zone del territorio, abbia svolto una campagna di sensibilizzazione sull’argomento approvando in questo lustro di governo ordinanze a tutela dell’ ambiente e della salute dei cittadini, non ultima l’adesione a questo referendum.

Cinzia Porcaro

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