Un enorme incendio è scoppiato nel deposito di ecoballe sito tra Battipaglia ed Eboli, in provincia di Salerno. Le fiamme si sono sviluppate nel capannone della New Regeneral Plast, in via Bosco II a Battipaglia, per ragioni ancora da accertare. Forte l’odore di bruciato nella zona con
conseguente diffusione di diossina nell’aria. Una colonna di fumo nero si è alzata in cielo, visibile anche a lunga distanza. Allarme tra i residenti dell’area, già al centro di proteste, per l’elevata densità di impianti di stoccaggio e trattamento di immondizia disseminati sul territorio. Sul posto i vigili del fuoco, carabinieri e polizia. Intanto dal comune parte un’ordinanza che obbliga tutti i cittadini che abitano nel raggio di 1 Km dal luogo dell’incendio di chiudere gli infissi e spegnere i condizionatori per evitare il passaggio di eventuali inquinanti. Gli abitanti ed i comitati della zona hanno assediato il palazzo del Comune per chiedere spiegazioni e protestare nei confronti dell’ennesimo scempio ambientale che colpisce le cittadine della Piana del Sele. E già partono gli appelli che chiamano la cittadinanza a ritrovarsi di nuovo davanti al municipio mercoledì 7 agosto alle ore 18 per ribadire la parola d’ordine ‘riprendiamoci la nostra città’.
“Un atto irresponsabile da parte del privato che – afferma il sindaco di Battipaglia, Cecilia Francese – quest’amministrazione non esiterà a denunciare. Il Comune ha messo in campo ogni azione preventiva affinché questo non accadesse. È possibile, infatti, reperire sul sito l’ordinanza di smaltimento e bonifica in danno al privato. A giugno il soggetto responsabile New Regeneral Plast, dopo diversi cambi di proprietà, ha chiesto un’ulteriore proroga, che è stata diniegata dagli uffici per rimuovere i rifiuti immediatamente avviando contestualmente la procedura art. 242 del codice dell’ambiente con trasferimento per competenza alla Provincia e Regione affinché venissero attuate immediatamente misure di prevenzione, di ripristino o di bonifica”.
Il sindaco di Eboli, Massimo Cariello sottolinea che “si tratta del quarto incendio, nel giro di un solo anno, che si sviluppa all’interno della gestione privata dei rifiuti nel Comune di Battipaglia”. Cariello attacca: “I cittadini ebolitani sono allarmati ed io con loro, perché questi incendi stanno determinando un enorme danno soprattutto alle nostre colture agricole ed a tante abitazioni private sul territorio comunale”.
“Un altro disastro, l’ennesimo, già annunciato. Continua l’epidemia degli incendi e come di consueto Battipaglia è suo malgrado protagonista, con il quarto episodio in tre anni, di un fenomeno che si è diffuso da
nord a sud. L’impianto in questione era già stato oggetto di ammonimenti e ordinanze senza nessun risultato. Ora che tonnellate di rifiuti bruciano inizia il balletto di responsabilità tra enti mentre le fiamme e i fumi circondano la piana del Sele a danno della salute dei cittadini e degli imprenditori virtuosi dell’economia circolare. E sullo sfondo lo stop di Acerra”, così in una nota Mariateresa Imparato presidente Legambiente Campania su incendio impianto rifiuti nella piana del Sele.
“Un altro incendio estivo di vaste proporzioni nella zona industriale di Battipaglia. Un fatto di eccezionale gravità che solleva sospetti preoccupanti sulla gestione di un settore che sta avvelenando la Città e la Valle del Sele. Non bastano più le proteste e gli appelli se le autorità competenti persistono in una politica suicida, fatti di rinvii, giustificazioni e promesse. Il Governo nazionale deve intervenire direttamente ed avocare a sé la questione dei rifiuti e dell’inquinamento a “Battipaglia – Eboli”, perché riguarda l’ambiente, l’ordine pubblico, lo sviluppo, le infiltrazioni camorristiche, la salute dei cittadini, il commercio e il sistema produttivo. Serve un Commissario
straordinario con pieni poteri, dotati di mezzi finanziari per programmare e realizzare un progetto di risanamento non più rinviabile”, così dichiara Federico Conte, deputato di Liberi e Uguali.
Michele Cammarano, consigliere regionale del M5S accorso sul luogo dell’incendio, testimonia di “centinaia di ecoballe” che emettono “nell’atmosfera una nube nerissima in balia del vento”. E commenta: “Sempre in estate, sempre rifiuti e sempre Battipaglia questo è il destino di questa città al quale non ci rassegniamo. Siamo di fronte ad un’altra Terra dei fuochi”.