Di seguito la dichiarazione del vice Presidente della Regione Campania, Assessore all’Ambiente Fulvio Bonavitacola in merito alla assegnazione dei lavori per la rimozione dal territorio regionale delle ecoballe – residuo malsano dell’emergenza ambientale di dieci anni fa. Ora, dopo l’espletamento delle gare d’appalto bisognerà vigilare sull’operato delle aziende aggiudicatarie sul corretto svolgimento dei lavori nel rispetto degli impegni contrattuali assunti.
“Si è conclusa l’ultima gara prevista nel programma regionale di rimozione delle ecoballe. Sono stati aggiudicati 5 lotti per complessive 248.126 tonnellate per un importo complessivo
di cinquanta milioni di euro. Sono interessati alla totale rimozione i siti di Capua (località Brezze), Santa Maria La Fossa (località Pozzo Bianco) , Serre (località Persano), Battipaglia (area Stir), Nocera Inferiore (Beton Cave). Con la gara odierna, che prevede il raddoppio dei quantitativi aggiudicati, sommata alle precedenti due tornate di gara del 2016 e 2017, si completa la filiera del trasporto fuori regione, per 1.300.000 tonnellate. A questo si aggiungono i due impianti già aggiudicati per la produzione di combustibile solido secondario, per 2.000.000 di tonnellate (presso Stir di Caivano) e di recupero di materia per 1.000.000 di tonnellate ( presso ex centrale Enel, acquisita dalla Regione ). Sono così coperti da appalto di rimozione tutti i siti per complessive 4.300.000 tonnellate.
Tutte le ecoballe giacenti in Regione dopo il disastro dell’emergenza risalente agli anni duemila, sono coperte da affidamento ad operatori economici qualificati, selezionati con procedure pubbliche sotto la supervisione di Anac. E’ un risultato assolutamente straordinario, anche in considerazione del contesto molto difficile del settore rifiuti in questo periodo, in ambito nazionale ed europeo. Il lavoro di programmazione ed attuazione amministrativa può dirsi concluso. Adesso la parola resta ai cantieri ed agli operatori economici, che dovranno rispettare gli impegni contrattuali assunti. Inizia davvero a chiudersi una ferita profonda, che tanti danni ambientali e d’immagine ha arrecato alla nostra comunità regionale, in particolare nei territori che più pesantemente hanno dovuto sostenere il peso di scellerate scelte del passato e di colpevoli inerzie che ne sono seguite per gli anni successivi. Adesso occorre profondere ogni impegno per mettere a regime il ciclo ordinario , verso la piena autonomia impiantistica della Regione, perseguendo con determinazione l’incremento della raccolta differenziata e la realizzazione dei previsti impianti di compostaggio. Nessuna distrazione o superficialità può essere consentita.
Va sottolineato che i Bandi di gara per i lotti aggiudicati in data odierna hanno previsto la facoltà di adesione anche per ulteriori quantitativi di cui le società provinciali dovessero avere bisogno per fronteggiare la criticità del fermo di settembre del Termovalorizzatore di Acerra. Dalle prossime settimane ci sarà quindi un’ulteriore opportunità per far fronte a eventuali criticità. E’ un ulteriore aiuto che la Regione ha predisposto a favore dei Comuni e delle società provinciali per affrontare una possibile emergenza. Si invitano comunque tutti a mantenere la massima attenzione. Infatti verifichiamo che oggi in alcuni Comuni pur non essendoci alcuna emergenza ed essendo disponibile il termovalorizzatore di Acerra, vi sono strade e quartieri con ingenti ed incontrollati depositi di rifiuti. Si rende necessario che i Comuni interessati, avendone diretta responsabilità, pongano in essere ogni azione per superare ogni incapacità gestionale”.