Poi un poco alla volta, rivedere la tribuna quasi piena, un caldo tremendo che non ha fermato i mille e più torresi che bruciavano dalla voglia di vedere i loro eroi. Era allenamento congiunto, la nuova espressione che non significa nulla ma che piace ai nuovi utenti, ma non modifica in niente il concetto di calcio.
E i bianchi, oggi in nero, come hanno interpretato la gara? Il dopo Sturno è all’altezza, ma non si può pretendere la perfezione con un caldo opprimente, i carichi di lavoro ancora nei muscoli ed il rischio di rompersi in una gara senza valore. Ma nonostante tutto la squadra è quasi pronta per la stagione incombente. Nel dopo gara, Il Mister Carmine Parlato, sottolinea quanto sia importante saper leggere la partita da parte dei suoi uomini e sa che c’è ancora da limare qual cosina, ma è contento di quanto assimilato dai ragazzi fino ad ora.
Arriva poi Adama Diakite e qualche collega gli fa notare che forse il suo primo goal fosse in fuori gioco. Disarmate la sua risposta, degna del miglior Vujadin Bosko: “fuorigioco è quando arbitro fischia…” tra le risate degli astanti.
Lo spettacolo sta per cominciare, il 25 c’è Savoia – Gelbison in Coppa Italia e si comincia a giocare per i tre punti. Si prenda posto, riempiamo il Giraud.
E come al solito non ho parlato del risultato: Savoia 4 Afro Napoli 2. Per i bianchi hanno segnato Diakite due volte, Ojewale e una punizione di Vincenzo Gatto, che felinamente s’è insaccata alle spalle del bravo portiere in verde.
Alla prossima…
Ernesto Limito