“Nella Campania autarchica di Vincenzo De Luca qualunque concorso o prova selettiva di evidenza pubblica non ha valore a meno che non si tratti di uno dei soliti piani truffa a firma di questo squallido despota, come il tanto sbandierato piano lavoro che produrrà null’altro che un esercito di migliaia di tirocinanti senza alcuna garanzia di occupazione.
Avendo come unico obiettivo il tentativo di far fallire la fase 2 del reddito di cittadinanza in Campania, che equivarrà a inserire o reinserire nel mercato di lavoro decine di migliaia di cittadini nella regione con uno dei più alti tassi di disoccupazione di Europa, il governatore dei disastri è rimasto il solo e unico in Italia a non aver ancora firmato la convenzione con l’Anpal, portando all’esasperazione 471 laureati che hanno superato le selezioni per Navigator ma che non potranno cominciare a lavorare a causa di una squallida manovra elettorale. Ragazzi che, a fronte di una palese violazione di un sacrosanto diritto conquistato dopo aver superato un concorso trasparente grazie alla loro preparazione e ai sacrifici profusi, non certo per i requisiti di appartenenza politica e di fedeltà alla bandiera con cui De Luca è solito nominare dirigenti e manager, in particolare nel settore della sanità, da lunedì cominceranno uno sciopero della fame. Una protesta estrema che speriamo non abbia conseguenze per la salute di questi ragazzi ma di cui De Luca deve assumersi tutta la responsabilità”.
Lo dichiara la capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino.
Navigator, a cui spetterà il compito di incrociare domanda e offerta di lavoro, potrebbero presto trovare un lavoro congeniale ai loro curricula e alle rispettive esperienze formative. Decretare il successo del reddito di cittadinanza significherebbe dar vita al più grande e rivoluzionario provvedimento di politica attiva del lavoro mai realizzato nel nostro Paese. Questo De Luca lo sa bene, ma pur di non ammettere l’efficacia di una misura a firma M5S, è pronto a giocare con il futuro e la salute di centinaia di giovani professionisti della nostra regione e con il destino di centinaia di migliaia di famiglie campane”.