L’ottimo Carmine Parlato, ha già individuato qualche cosa da sistemare e già nel secondo tempo ha fatto sì che il Savoia prendesse in mano le redini della gara e tentasse ciò che era nei voti di tanti. Siamo alla prima ed i bianchi hanno un ottimo organico che senz’altro riuscirà a dare le soddisfazioni che i Torresi aspettano e meritano, così come la Società che s’è svenata pur di riuscire nell’opera ed è sempre vigile nel caso occorresse qualcosa.
Ma guardiamo la partita a mente fredda: s’è subito un goal con qualche responsabilità arbitrale, ma non ne facciamo un dramma. Il buon Cerone ha rimesso i bianchi in carreggiata, ma quante occasioni sono nate nel secondo tempo? Tante e purtroppo o per mancanza di amalgama o per precipitazione o per la bravura della difesa irpina e di Casolare in particolare, la gara è terminata alla pari.
Va benissimo così, ora si farà tesoro delle indicazioni e si troverà il giusto equilibrio. Domenica al Giraud arriva il Castrovillari, vecchia conoscenza sin da quando c’era il Campo Sportivo Comunale, quando in tribuna si vedeva la partita col sole negli occhi. Ma la bellezza del calcio non è solo il vedere tanti ragazzotti con divise uguali, correre appresso ad un pallone o a volte due, ma stare al Giraud per vedere vincere la propria identità… il Savoia.
Ed è anche bello, vedere qualche calciatore che veste una maglia diversa, tipo Tedesco che, dopo la partita è andato applaudire i nostri tifosi al seguito, che come al solito non mancano mai.
Me raccumanno… ce verimmo ddummeneca!
Ernesto Limito