Stop accorpamenti e privatizzazioni, risorse per i Musei italiani: domani 6 settembre 2019 sit-in a Pompei

Il 14 agosto un decreto ministeriale ha accorpato decine di Musei dalla storia centenaria in nuovi enormi istituti elefantiaci

Oggi 6 settembre, l’associazione “Mi Riconosci? Sono un professionista dei Beni Culturali” e l’organizzazione studentesca “Link Coordinamento Universitario” scendono in piazza a Pompei come in tante altre città italiane, presso tanti musei statali, per chiedere l’annullamento dei decreti che, senza alcun confronto con i territori e a governo dimissionario, hanno danneggiato il sistema museale italiano e aperto la porta alla privatizzazione dei più importanti musei statali del Paese, e per chiedere a gran voce risorse per tutto il patrimonio culturale per rilanciare il futuro del paese.

Il 14 agosto un decreto ministeriale, arrivato ai dipendenti del Mibac senza alcun preavviso, ha accorpato decine di Musei dalla storia centenaria in nuovi enormi istituti elefantiaci, volti a favorire la concentrazione dei flussi turistici ed economici in pochissimi luoghi, contro l’interesse dei cittadini italiani. Il Cenacolo Vinciano accorpato alla Pinacoteca di Brera, le Gallerie dell’Accademia di Firenze accorpate agli Uffizi, i Musei Nazionali di Venezia accorpati in un unico istituto, così come tutti i Musei Nazionali del Friuli-Venezia Giulia, delle Marche e dell’Umbria: questi accorpamenti, arrivati senza alcun confronto con i dipendenti ministeriali e con l’opinione pubblica, creeranno istituti mostruosi incapaci di funzionare, annullando progetti, gettando all’aria anni di impegno e impedendo la crescita dei Musei statali, privi di una guida e trasformati in filiali di istituti più grandi. La ragione che spiega questo provvedimento, altrimenti insensato, è fornita dal decreto stesso, in cui si dichiara che la Direzione Generale Musei deve “favorire la creazione di nuove fondazioni museali”: ecco dunque il motivo di tali accorpamenti, spianare la strada alla nascita di fondazioni private che gestiscano i nostri musei statali.

Tutta questa enorme riorganizzazione, profondamente dannosa per il futuro del Patrimonio culturale pubblico italiano, è stata sancita per decreto da un governo dimissionario alla vigilia di Ferragosto: il più nascostamente possibile. 

Per non permettere che una tale operazione, che rischia di lasciare un segno perenne nella gestione del nostro Patrimonio culturale per il vantaggio di pochissimi, cada nell’oblio di agosto come i promotori avrebbero voluto, il collettivo Mi Riconosci? Sono un professionista dei beni culturali lancia una prima giornata di mobilitazione nazionale per venerdì 6 settembre: a Pompei si terrà un presidio presso piazza Anfiteatro alle ore 10:00, tutta la cittadinanza è invitata a partecipare. Nel resto del Paese, sono previsti presidi e azioni a Venezia, Roma, Firenze, Milano, Torino, Perugia, Pescara, Lecce, Bari, Bologna, Campobasso.

 

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