La rimozione prevista per oggi di una bomba d’aereo, raro esemplare inglese per potenza e dimensioni, rinvenuta a Battipaglia in un terreno agricolo, ha messo in moto una delle più grandi evacuazioni mai svolte in Italia. Oltre 36.000 persone dalle prime luci dell’alba stanno lasciando la ‘zona rossa’, che ha un raggio di 1.600 metri, perimetro entro il quale nessuno deve permanere per ragioni di sicurezza.

L’ordigno bellico da disinnescare spaccherà l’Italia in due per l’intera giornata: interrotto il tratto autostradale Battipaglia-Eboli; interrotta la circolazione sulla SS18 “Tirrena Inferiore” e la circolazione ferroviaria (linea Salerno-Reggio Calabria e linea Battipaglia-Potenza-Metaponto).

Sgomberato l’Ospedale “Santa Maria della Speranza” secondo la pianificazione predisposta dall’Asl di Salerno d’intesa con l’Unità di Crisi Regionale e sospesa l’erogazione dei servizi essenziali, in particolare energia elettrica, gas, linee telefoniche fisse e mobili.

Per la gestione dell’evento sono stati attivati presso la sede del gruppo di protezione civile di Battipaglia, sia il Centro Coordinamento Soccorsi (C.C.S.), che coordinerà tutti gli interventi necessari a garantire che le operazioni avvengano nella massima regolarità e sicurezza, sia il Centro Operativo Comunale (C.O.C.), che gestirà, d’intesa con il C.C.S., le attività di evacuazione e di assistenza alla popolazione.

L’operazione di disinnesco, che comincerà solo dopo aver terminato l’evacuazione-esodo della popolazione e durerà almeno 12 ore, sarà svolta dagli artificieri del 21° Reggimento Guastatori di Caserta, presenti già da un settimana sul luogo del ritrovamento dell’ordigno per realizzare opere di ‘barricamento’, con scavi di ventilazione/trinceramento, necessarie per poter procedere alla bonifica.

Per informazioni e notizie sull’evento è possibile consultare i siti istituzionali della Prefettura di Salerno e del comune di Battipaglia.

E.I.

 

 

 

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