Back to the style international graffiti jam, che si terrà venerdì 20 settembre, è il più importante festival di graffiti nel sud Italia, prodotto e organizzato dall’Associazione Bereshit. Quest’anno ci saranno due tappe ad Ischia, mattinata al porto di Forio e l’Urban Bombing the writing performance nel tardo pomeriggio/sera nella sede/galleria di Ischia Street Art a Forio in via Costantino 28.
Ischia Street Art Gallery è il primo modello di galleria d’arte interattiva per il sociale al mondo, uno spazio underground dedicato a espressioni, cultura e concetti di arte urbana, un centro privato ma aperto a tutti che diviene luogo di riflessione, di provocazione senza censure, di dialogo, perché no, di conflitto aperto e addirittura strumento di rieducazione civica.
Come in epoca preistorica gli artisti usufruivano di superfici naturali, realizzando graffiti e pitture rupestri rituali e propiziatorie, così gli artisti che operano in questa galleria plurivalente usufruiscono delle pareti e dell’ambiente architettonico esterno ed interno come di superfici urbane in una sorta di “guerrilla art” per divulgare messaggi, opere e progetti dai contenuti “extra strong”, che raccontano, focalizzano fenomeni e temi sociali come l’inquinamento, l’ambiente, la sostenibilità, la politica, le religioni, il razzismo, la violenza contro persone ed animali, mettendo a nudo le contraddizioni della società contemporanea.
Uno spazio espositivo che supera il concetto di galleria d’arte anche perché il visitatore non è più un’ombra vagante e sconosciuta che conserva e porta via con sé le proprie emozioni, ma viene coinvolto in prima persona e da elemento passivo diviene attivo avendo la possibilità di “taggare” direttamente sulle superfici già utilizzate dagli artisti una traccia delle sue impressioni, esprimendo la propria creatività con la stessa immediatezza di una scritta-simbolo-messaggio che si può trovare nei bagni delle scuole, nelle gallerie e sui treni delle metropolitane, in certi posti meno esposti alla vista di tutti come sottopassaggi, stazioni ferroviarie, pareti delle celle delle prigioni, addirittura su alcuni monumenti o all’interno di edifici storici.
In maniera civile o incivile la gente tende ad apporre un segno, una testimonianza del proprio passaggio o a dichiarare le proprie sensazioni di un momento particolare persino sulla corteccia degli alberi. Da questo istinto ancestrale di comunicazione, in fondo, è nato il writing, il graffitismo e in ultimo la street art, e allora, perché non farlo in una galleria rendendola il “latore” autorizzato di un messaggio creativo?
I.S.A.G. intende presentare l’opera d’arte intesa non più come mera rappresentazione di una ricerca estetica o di espressione formale e neanche più come oggetto di speculazione di mercato e di investimenti finanziari, bensì veicolo di divulgazione diretta, manifesto di sdegno, di satira, di ironia, denuncia, strumento di militanza artistica nelle problematiche del sociale.
Centro d’arte, luogo multioperativo non autorizzato, non autorevolizzato, non ufficializzato da etichette o marchi commerciali e politici o di stato e quindi non strumentalizzabile I.S.A.G. nasce come percorso di idee e di emozioni. Promuove mostre, eventi, performance, tra cui un festival dedicato al Graffiti Writing ed alla Street Art nazionale ed internazionale che coinvolge in maniera esperenziale e creativa appassionati, gente del posto, turisti, studenti e bambini.