Forse nemmeno nella più rosea delle aspettative si poteva immaginare: il Napoli batte 2-0 il Liverpool e bagna con una grande vittoria il debutto stagionale in Champions League. Il rigore di Mertens all’82’ e la rete di Llorente al 92’ fanno impazzire di gioia un San Paolo finalmente tutto esaurito.
Si è visto un Napoli ordinato, che ha tenuto ottimamente il campo contro i campioni d’Europa in carica, giocando alla pari per la maggior parte della partita. I momenti difficili ci sono ovviamente stati, ma la maiuscola prestazione della retroguardia azzurra ha permesso di mantenere la porta imbattuta contro il fenomenale attacco inglese. In particolar modo da sottolineare le performance di Mario Rui (preferito a Ghoulam e che non ha fatto rimpiangere l’algerino), quasi perfetto nella copertura su Salah e che non ha fatto mancare la spinta offensiva, e di Koulibaly, tornato ai suoi elevatissimi livelli, leader della difesa come ci si aspetta da lui, soprattutto in match come questi. Decisivo anche Meret con una straordinaria parata su Salah, figlia di uno svarione di Manolas, unico vero errore difensivo di questa sera.
Una gara quindi di sacrificio, ma anche aggressiva e propositiva quella degli uomini di Ancelotti. Diverse le occasioni per portarsi in vantaggio, ma l’imprecisione e la buona serata di Adrian, che ha chiuso la porta in faccia a Fabian Ruiz e Mertens. Il portiere spagnolo nulla ha però potuto sul rigore calciato da Mertens (a due reti da Maradona e dal secondo posto all time tra i cannonieri del Napoli), scaturito da un fallo di Robertson su Callejon.
Perfetto l’impatto sulla gara avuto da Llorente, che si conferma uomo da Champions anche con la maglia azzurra. Male invece Lozano, apparso spento e poco incisivo rispetto alle partite giocate in campionato.
Napoli primo in classifica nel gruppo E in coabitazione con il Salisburgo, uscito vittorioso 6-2 dal match contro il Genk. Il cammino in Europa non poteva cominciare in modo migliore. Al prossimo turno trasferta belga in casa del Genk per consolidare la vetta.
Salvatore Emmanuele Palumbo